Striscia, le rivelazioni assurde di due narcotrafficanti egiziani a Vittorio Brumotti: "C'è una colletta per farti del male"

L'ultimo servizio di Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia, ha dell'assurdo: non solo due narcotrafficanti egiziani lo hanno contattato per rivelare come funzionano le loro operazioni di traffico di droga a Milano, ma gli hanno anche confermato che esiste una colletta di migliaia di euro per fargli del male. Ecco cosa è successo.

Vittorio Brumotti è uno degli inviati più famosi di Striscia la Notizia. Oltre a essere un affermato ciclista e campione di bike trial, Brumotti è anche tra gli inviati del tg satirico di Antonio Ricci che si trova, più di tutti, in prima linea nelle missioni anti-droga e anti-spaccio. Quasi ogni settimana, infatti, l'inviato si reca in una piazza di spaccio italiana, sempre diversa, per scoprire maggiori dettagli e, se possibile, per interrompere i traffici e allontanare gli spacciatori. Quello che è successo negli ultimi giorni, e che è stato trasmesso in un servizio andato in onda nella puntata trasmessa ieri sera, lunedì 3 marzo 2025, su Canale 5, è ancora più particolare e assurdo del solito.

L'inviato è, infatti, stato contattato da due narcotrafficanti egiziani, che lo hanno incontrato in un bosco, ai bordi della città di Milano, e gli hanno parlato di come funzionano i loro traffici. Non solo: i pusher egiziani hanno, infatti, rivelato all'inviato che alcuni criminali hanno organizzato una colletta per far del male proprio a Brumotti. Ma andiamo con calma: all'inizio dell'incontro, i narcotrafficanti, mascherati, hanno parlato dei loro traffici di droga.

Striscia: due pusher rivelano a Vittorio Brumotti come funziona il traffico di droga

"Il ragazzo arriva prima con barca in Italia", ha detto uno dei pusher, parlando del reclutamento dei giovani extracomunitari tra le file del narcotraffico, "Arriva qua, a Milano, perché qualcuno lo conosce. E lo mettono subito a lavoro al bosco. Lavora, prima, sei ore al giorno, finché non ha imparato bene". Inoltre, il pusher ha rivelato che, inizialmente, il guadagno dei ragazzi è di circa 3.000 euro a settimana, poi aumenta fino a 5.000 euro. Attenzione, però, a vendere droga nel bosco, se non si è tra gli affiliati dei due pusher. "A chi vende nel mio bosco lo sparo!", ha detto uno dei due narcotrafficanti, rivelando di avere una pistola e un kalashnikov, e che le armi non sono mai lontane da dove si trova lui.

Striscia Vittorio Brumotti
Vittorio Brumotti nel servizio di Striscia la Notizia del 3 marzo 2025. (Fonte: Striscia la Notizia - Mediaset - Canale 5).

Inoltre, i narcotrafficanti hanno rivelato che circa 18 persone lavorano per loro. Ciascuno di loro riceve una 'formazione', finalizzata a riconoscere gli agenti di Polizia, anche quando sono vestiti in borghese, e a non farsi trovare da questi ultimi. "Gli insegniamo anche a mettere in bocca le dosi di droga correttamente, e gli insegniamo a ingoiarle quando gli agenti fanno i controlli. Quando, poi, i poliziotti se ne vanno, i ragazzi prendono un litro di latte, e dopo tirano fuori", ha spiegato il pusher, aggiungendo che i suoi ragazzi riescono addirittura a ingoiare 5 grammi di droga, per poi espellere le dosi quando necessario.

La colletta contro Brumotti

A questo punto, i due spacciatori hanno rivelato qualcosa di ancora più assurdo, e che riguarda direttamente l'inviato del programma di Canale 5, condotto attualmente da Sergio Friscia e Roberto Lipari. Ci sarebbe, infatti, una colletta, finalizzata a raccogliere soldi per far del male a Brumotti stesso. "Gira una voce che molti stanno raccogliendo dei soldi perché noi di Striscia la Notizia e il sottoscritto stiamo dando fastidio", ha detto Brumotti, avendo conferma di questo.

"È vero", hanno confermato i pusher, aggiungendo: "È venuta tanta gente che mi ha detto che stanno raccogliendo quote di 5.000, o 10.000 euro, per farti male". L'obiettivo è quello di colpire l'inviato, letteralmente. "Gli sparo alla gamba, perché fa casino qui nei boschi", ha raccontato il pusher, riportando le dichiarazioni di uno dei suoi conoscenti. Al termine del servizio, i due pusher hanno spiegato che tutti i narcotrafficanti hanno delle armi, e che i boschi sono controllati da persone di diverse nazionalità, sia albanesi che africani. Una rete davvero complessa, che coinvolge tantissime persone e che può essere molto pericolosa. A quanto pare, anche per l'inviato del tg satirico.