L'Agenzia delle Entrate ha precisato che non è sempre possibile usufruire delle detrazioni per le spese sportive, in caso di iscrizione a un corso di nuoto. Ecco i casi in cui è possibile e i casi in cui non si può fare.
Le famiglie italiane possono contare su un importante sostegno economico grazie alle detrazioni fiscali per i figli a carico. Sul fronte delle spese detraibili, le famiglie possono contare su una serie di agevolazioni che alleggeriscono il peso delle spese quotidiane. Tra queste spiccano le spese scolastiche, con una detrazione fino a 800 euro per figlio, comprendendo mensa, gite e corsi extrascolastici. Per chi ha figli più piccoli, l’asilo nido dà diritto a una detrazione del 19% su un massimo di 632 euro annui. Anche l’università rientra tra le spese detraibili, sempre con una percentuale del 19%, con tetti diversi a seconda che si tratti di un ateneo statale o privato.
Anche lo sport rientra tra le agevolazioni: chi sostiene spese per attività sportive dei propri figli tra i 5 e i 18 anni può detrarre il 19% fino a un massimo di 210 euro annui. Stessa percentuale per le spese sanitarie, che restano detraibili sopra i 129,11 euro di spesa. Per non perdere nessun beneficio fiscale, è essenziale conservare tutta la documentazione necessaria e inserirla correttamente nella dichiarazione dei redditi. Le modifiche in arrivo rendono ancora più importante essere informati per sfruttare al meglio le agevolazioni previste.
Detrazioni spese sportive: il chiarimento sull'iscrizione al corso di nuoto
A proposito dello sport, le detrazioni per le spese sportive possono essere richieste per numerose tipologie di attività sportive. Tra queste, come ha specificato l'Agenzia delle Entrate, in un recente intervento, pubblicato su uno dei suoi canali ufficiali, FiscoOggi, figurano anche i corsi di nuoto. Non è, però, sempre possibile usufruire di queste detrazioni, anche nel caso dell'iscrizione a un corso di nuoto.
Attraverso la Posta di FiscoOggi, ad esempio, in risposta a un contribuente, il quale ha chiesto se può portare in detrazione il costo dell’abbonamento a un corso di nuoto per il figlio di 21 anni, convivente con lui e iscritto presso una società sportiva dilettantistica, l'ente ha spiegato che bisogna soddisfare due requisiti fondamentali, e uno è sicuramente non soddisfatto.
La risposta e il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha, in particolare, chiarito che la detrazione per la pratica sportiva dilettantistica è riconosciuta solo per i ragazzi tra i 5 e i 18 anni, come stabilito dall’articolo 15 del TUIR. Di conseguenza, il contribuente non può beneficiare della detrazione per il figlio di 21 anni, in quanto supera il limite di età previsto dalla normativa. L’agevolazione, pari al 19% della spesa sostenuta, è concessa fino a un massimo di 210 euro per l’iscrizione e l’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine e impianti sportivi dilettantistici, a condizione che rispettino i requisiti fissati dal decreto ministeriale del 28 marzo 2007.
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Inoltre, la detrazione non è ammessa se l’attività sportiva viene svolta presso associazioni non riconosciute come sportive dilettantistiche, ovvero non iscritte nel Registro nazionale gestito dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per poter accedere al beneficio, è fondamentale che la spesa sia documentata tramite bollettino bancario o postale, fattura, ricevuta o quietanza di pagamento, specificando che il versamento è stato effettuato con una modalità tracciabile. Solo rispettando tutti questi requisiti, sarà possibile usufruire delle detrazioni per le spese sportive, ad esempio nel caso di iscrizione a un corso di nuoto.