Come precisato da un noto commercialista, è arrivata un'importante novità per quanto riguarda la partita Iva. Ecco cosa bisognerà comunicare e cosa succederà se non si assolverà l'obbligo in questione.
La Partita IVA è un codice composto da 11 cifre che identifica in modo univoco chi esercita un’attività economica in Italia. Si tratta di uno strumento essenziale per liberi professionisti, lavoratori autonomi e imprese, perché consente loro di operare legalmente nel mercato e adempiere agli obblighi fiscali. L'apertura della Partita IVA diventa obbligatoria nel momento in cui un’attività economica o professionale viene svolta in maniera abituale e continuativa. Questo significa che chi fornisce beni o servizi in autonomia, anche senza un elevato volume di compensi, è tenuto ad aprirla per essere in regola con la normativa fiscale.
A livello di adempimenti, i titolari di Partita IVA devono rispettare una serie di obblighi. Innanzitutto, è necessario emettere fatture per regolarizzare i compensi derivanti dalla cessione di beni o dalla prestazione di servizi. A questo si aggiunge la dichiarazione dei redditi, che deve essere presentata ogni anno attraverso il modello UNICO, seguendo le tempistiche stabilite dalla legge. Fondamentale è anche la gestione della contabilità, che richiede la registrazione e l’organizzazione di documenti come fatture, ricevute e bollette. Chi ha una Partita IVA deve inoltre presentare la dichiarazione IVA annuale, in cui vengono riepilogate tutte le operazioni attive e passive dell’anno fiscale. Infine, in base al regime fiscale adottato e al proprio fatturato, è obbligatorio procedere con il versamento delle imposte dovute. Aprire una Partita IVA, quindi, comporta diverse responsabilità fiscali e amministrative. Gestire correttamente questi aspetti è fondamentale per operare in conformità con la legge ed evitare il rischio di sanzioni.
Partita Iva, ecco l'importante novità: cosa dovranno fare i lavoratori autonomi da quest'anno
A proposito di responsabilità e di obblighi dei lavoratori con partita Iva, a partire da quest'anno, per questi ultimi c'è un obbligo in più. In particolare, come spiegato da un noto esperto e commercialista, il dottor Massimiliano Allievi, i lavoratori con partite Iva, ma anche le imprese, dovranno sottoscrivere, entro fine marzo, la polizza obbligatoria contro gli eventi catastrofali. In sintesi, sarà obbligatorio assicurarsi contro eventi come frane, terremoti ed eventi catastrofali in generale. L'obbligo riguarderà tutte le imprese con sede legale in Italia, o anche per le imprese con sede all'estero che, però, abbiano un'organizzazione stabile in Italia.
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Ma cosa succede se non la si stipulerà? Ebbene: prima di tutto, non si verrà risarciti del danno, in caso di eventi catastrofali. Inoltre, pur non essendo previste delle vere e proprie sanzioni per chi non assolverà quest'obbligo, in caso di eventi catastrofali si sarà svantaggiati nella ricezione di aiuti, sovvenzioni e contributi che, eventualmente, ci saranno per aiutare le persone e le realtà colpite.
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