Germogli, legumi contro patate: quali si possono mangiare e quali sono particolarmente tossici

I germogli sono spesso considerati un alimento salutare e ricco di proprietà benefiche.

La dottoressa Nartea spiega che questi piccoli vegetali sono molto nutrienti perché contengono numerose vitamine e minerali. Inoltre, grazie alla loro leggerezza e facilità di digestione, sono spesso consigliati nelle diete equilibrate e per chi cerca alimenti naturali. Tuttavia, non tutti i germogli sono sicuri da consumare. Alcuni possono essere addirittura tossici e mettere a rischio la salute se ingeriti senza le dovute precauzioni. Tra i germogli comunemente consumati ci sono quelli di lenticchie. Questi possono essere mangiati in sicurezza ma solo dopo la cottura. La dottoressa Nartea sottolinea che la cottura è fondamentale per eliminare eventuali sostanze nocive e garantire la sicurezza dell’alimento. Consumare i germogli di lenticchie crudi potrebbe comportare rischi, sebbene siano tra i più apprezzati per l’elevato contenuto di proteine e la capacità di arricchire insalate e zuppe. Al contrario, non tutti i germogli possono essere trattati allo stesso modo. Un esempio importante riguarda quelli di patate, che non devono essere mai consumati.

 

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Perché i germogli di patate sono pericolosi?

Le patate appartengono alla famiglia delle solanacee, un gruppo di piante che comprende anche pomodori e melanzane. Queste piante, in determinate condizioni, producono naturalmente delle sostanze chiamate alcaloidi. I germogli delle patate, in particolare, contengono un tipo di alcaloide tossico per l’uomo. Ingerirli, anche in piccole quantità, può causare sintomi come nausea, vomito e disturbi gastrointestinali. Questo avviene perché i germogli sono punti di accumulo di solanine, un alcaloide presente anche nella buccia delle patate vecchie o esposte alla luce. Per questo motivo, è essenziale scartare sempre le patate germogliate, anche se si pensa di poterle recuperare togliendo semplicemente il germoglio. L’alcaloide può essere presente anche nella polpa, soprattutto se la patata appare verdastra. Nonostante i benefici di molti germogli, è importante essere consapevoli dei rischi legati al consumo di quelli sbagliati. I germogli di legumi, come quelli di lenticchie e ceci, possono essere consumati solo previa cottura, mentre altri, come quelli di broccoli o ravanelli, sono generalmente sicuri anche da crudi. Tuttavia, la dottoressa consiglia sempre di lavare accuratamente i germogli e di acquistare prodotti provenienti da fonti affidabili. La sicurezza alimentare passa anche attraverso scelte consapevoli e informate. Quando si tratta di alimenti freschi e delicati come i germogli, l’attenzione ai dettagli può fare la differenza.

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I germogli di lenticchie si possono mangiare, quelli di patate no.

Consumare germogli può portare numerosi benefici, come l’apporto di vitamine del gruppo B, vitamina C e sali minerali come ferro e potassio. La loro leggerezza li rende perfetti per chi segue una dieta ipocalorica. Tuttavia, la dottoressa Nartea ricorda che la sicurezza non deve mai essere sottovalutata. Evitare germogli potenzialmente tossici, come quelli delle patate, è fondamentale per proteggere la propria salute e godere appieno delle qualità positive di questi alimenti naturali.