È possibile usufruire delle detrazioni fiscali per gli affitti degli studenti fuorisede? E per quanto riguarda i contratti in sublocazione? Ecco i chiarimenti.
Le detrazioni fiscali Irpef rappresentano un’agevolazione prevista dal sistema tributario italiano per ridurre l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Queste detrazioni consentono di abbattere l’Irpef lorda, diminuendo così il carico fiscale del contribuente. Esistono diverse tipologie di detrazioni, tra cui quelle per spese sanitarie, familiari a carico, interessi sui mutui e contratti di locazione. Tra le detrazioni più rilevanti rientrano quelle per gli affitti, destinate a chi sostiene spese per un’abitazione in locazione, sia ad uso abitativo che per specifiche esigenze (come gli studenti universitari fuori sede). La detrazione varia in base al reddito e al tipo di contratto. Ad esempio, i lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro possono beneficiare di una detrazione più alta.
Per i contratti di locazione a canone concordato, la detrazione è più elevata rispetto a quelli a canone libero, con l’obiettivo di incentivare forme di locazione più sostenibili per gli inquilini. Per ottenere queste agevolazioni, è necessario conservare la documentazione del contratto e i pagamenti effettuati, inserendo i dati nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Redditi PF). Le detrazioni sugli affitti rappresentano un sostegno concreto per chi vive in affitto, contribuendo ad alleggerire il peso del canone mensile. C'è anche un'altra tipologia di contratto di locazione, che prevede una detrazione ben precisa.
Detrazioni fiscali: la questione degli studenti fuori sede
Ne ha parlato recentemente anche l'Agenzia delle Entrate, in risposta alla domanda di un contribuente. Quest'ultimo ha posto la domanda tramite la Posta di FiscoOggi, il canale ufficiale del suddetto ente, e, in particolare, ha chiesto se fosse possibile ottenere le detrazioni fiscali per l'affitto di sua figlia, una studentessa fuorisede che ha stipulato un contratto di sublocazione a uso transitorio. L'Agenzia delle Entrate ha, prima di tutto, sottolineato che è possibile, in generale, usufruire di detrazioni fiscali per gli affitti degli studenti fuorisede, se si tratta di contratti in locazione. Sebbene la normativa consenta la detrazione Irpef del 19% sui canoni di locazione per gli studenti fuori sede, però, l’agevolazione è riservata esclusivamente ai contratti di locazione veri e propri, inclusi quelli ad uso transitorio. Tuttavia, nel caso specifico della sublocazione, il beneficio fiscale non è previsto.
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Questo perché l’articolo 15, comma 1, lett. i-sexies) del Tuir - Testo unico delle imposte sui redditi elenca in modo tassativo i contratti che rientrano nella detrazione e non include quelli di sublocazione. Di conseguenza, la norma non può essere estesa a fattispecie non esplicitamente contemplate, in linea con il principio secondo cui le agevolazioni fiscali non possono essere applicate in via analogica o interpretativa. La circolare n. 21/2010 dell’Agenzia delle Entrate ribadisce questo concetto, sottolineando che solo i contratti d'affitto stipulati direttamente tra il proprietario e lo studente (o il genitore che sostiene il pagamento) possono godere della detrazione Irpef. Pertanto, se uno studente prende in affitto una stanza o un appartamento attraverso un contratto di sublocazione, anche se regolare e registrato, non potrà beneficiare di alcuna detrazione fiscale.
L'avvertimento
Per evitare spiacevoli sorprese, dunque, è fondamentale che i contribuenti verifichino la tipologia di contratto prima di richiedere la detrazione. Nel caso degli studenti fuori sede, si consiglia di stipulare esclusivamente contratti di locazione riconosciuti dalla normativa vigente per poter usufruire del beneficio fiscale.