L'Agenzia delle Entrate offre un chiarimento interessante: è possibile per una persona che ha più di 75 anni, ottenere l'esenzione dal pagamento del canone Rai, qualora vivesse con persone diverse dal coniuge? Ecco la spiegazione.
Il Canone Rai è un’imposta annuale obbligatoria che finanzia la Radiotelevisione Italiana (RAI), il servizio pubblico televisivo e radiofonico nazionale. Introdotto nel 1938, il canone ha lo scopo di garantire un’informazione libera, pluralista e accessibile a tutti i cittadini, senza dipendere esclusivamente dalla pubblicità. I fondi raccolti servono a produrre programmi culturali, d’intrattenimento, informativi ed educativi, oltre a sostenere la diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero. Dal 2016, per contrastare l’evasione, il pagamento del canone è stato integrato nella bolletta dell’energia elettrica: chi possiede un televisore o dispositivi atti a ricevere segnali televisivi deve pagare, attualmente, 90 euro all’anno, suddivisi in rate mensili.
L’obbligo sussiste per ogni utenza domestica residenziale, mentre non riguarda chi possiede solo computer, tablet o smartphone senza sintonizzatori TV. Chi non detiene apparecchi televisivi può richiedere l’esenzione presentando un’autocertificazione all’Agenzia delle Entrate entro i termini previsti. Il canone garantisce la realizzazione di contenuti che promuovono la coesione sociale, la cultura e il dibattito democratico. La RAI è obbligata, infatti, a rispettare precisi standard di qualità e pluralismo sanciti dalla Convenzione di Servizio Pubblico stipulata con lo Stato. Sebbene sia oggetto di critiche, soprattutto per chi non fruisce dei canali RAI, l’imposta rimane uno strumento fondamentale per mantenere un servizio televisivo accessibile e imparziale, che non sia esclusivamente influenzato da logiche commerciali.
Esenzione canone Rai: la spiegazione dell'Agenzia delle Entrate
Parlando di canone Rai, è fondamentale specificare che alcuni cittadini possono usufruire dell'esenzione del pagamento di questa tassa, se rispettano alcuni requisiti. L'Agenzia delle Entrate lo ha precisato in un recente chiarimento, in risposta alla lettera di un contribuente, presentata attraverso la Posta di FiscoOggi, che è il canale ufficiale del suddetto ente. In particolare, il contribuente chiedeva se fosse possibile, per i due genitori, rispettivamente di 83 e 80 anni, ottenere l'esenzione, pur vivendo con il fratello del padre, di 81 anni. Ebbene, prima di tutto l'Agenzia delle Entrate ha spiegato che, secondo la normativa vigente, i cittadini che hanno compiuto 75 anni possono essere esonerati dal pagamento del canone Rai a condizione che il loro reddito annuo complessivo, sommato a quello del coniuge, non superi gli 8.000 euro.
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Tuttavia, uno dei requisiti essenziali per ottenere l’esenzione è quello di non convivere con persone diverse dal coniuge (o dal soggetto unito civilmente) che siano titolari di un reddito proprio. Fanno eccezione a questa regola i collaboratori domestici, come colf e badanti, che non incidono sull’accesso all’agevolazione. Nel caso specifico sottoposto all’Agenzia, la presenza del fratello del padre, pur se anziano e convivente, esclude la possibilità di accedere all’esenzione, in quanto rappresenta un soggetto diverso dal coniuge con un proprio reddito. La normativa, stabilita dall’articolo 1, comma 132, della legge n. 244/2007, è chiara su questo punto: la convivenza con persone diverse dal coniuge, titolari di reddito, non consente di beneficiare dell’esenzione dal canone.
Chi possiede i requisiti previsti può presentare un’apposita dichiarazione sostitutiva per attestare la propria situazione e ottenere l’esenzione. È fondamentale, però, verificare attentamente le condizioni richieste, poiché anche piccoli dettagli – come la convivenza con un familiare diverso dal coniuge – possono compromettere il diritto all’agevolazione.