Con i figli bisogna prestare molta attenzione: ci sono, infatti, dei reati che i genitori possono commettere inconsapevolmente, e per i quali si rischia anche la reclusione. La rivelazione dell'esperto.
La violazione della privacy è un tema centrale nel diritto italiano, regolato sia dal Codice Penale che dal Codice della Privacy (D.lgs. 196/2003, modificato dal GDPR - Regolamento UE 2016/679). L’articolo 615-bis del Codice Penale punisce l’interferenza illecita nella vita privata, sanzionando chiunque acquisisca, diffonda o utilizzi indebitamente informazioni personali di un individuo senza il suo consenso. Le pene variano a seconda della gravità del fatto e possono includere reclusione e multe. Altri reati connessi alla tutela della riservatezza sono la diffusione illecita di immagini o video espliciti (come si legge nell'art. 612-ter c.p.), l’accesso abusivo a un sistema informatico (art. 615-ter c.p.) e la diffamazione a mezzo stampa o social network.
Inoltre, un aspetto spesso sottovalutato è la possibilità che anche i genitori possano violare la privacy dei propri figli. Sebbene il diritto alla tutela della privacy non sia assoluto per i minori, i genitori devono rispettare i limiti imposti dalla legge. Ad esempio, controllare il telefono, leggere messaggi privati o installare software di monitoraggio senza giustificato motivo può configurare un’indebita ingerenza. Il GDPR riconosce il diritto dei minori alla protezione dei dati personali, e alcuni tribunali italiani hanno già sottolineato come il controllo eccessivo possa ledere il diritto all’autodeterminazione del figlio, specialmente in età adolescenziale.
Genitori: ecco i reati che possono commettere, inconsapevolmente, riguardanti i figli
La privacy può essere violata anche in maniera inconsapevole. Ne ha parlato anche un noto legale, l'avvocato divorzista Matteo Ruffinotti, in un recente video sui reati che i genitori possono compiere, senza sapere di star commettendo una violazione del codice penale. Per questi reati, come la stessa violazione della privacy, sono previste pene che possono arrivare anche a più di un anno di reclusione. Il reato di cui parliamo in questo articolo è quello della pubblicazione di foto dei figli sui social: anche questa può essere, infatti, violazione della privacy. Lo è, però, in un caso preciso: i figli devono avere, cioè, meno di 14 anni e, soprattutto, l'altro genitore non deve esserne a conoscenza, e non deve essere d'accordo con la pubblicazione del materiale fotografico e video. In questo caso, in effetti, può configurarsi il reato di violazione della privacy.
Tra gli altri reati, l'avvocato Ruffinotti ha citato quello di sottrazione di minori, o di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. Questo, spiega l'esperto, succede quando si impedisce a un figlio di vedere l'altro genitore senza un valido motivo. E ancora, umiliare il figlio davanti agli amici, o costringerlo chiuso in stanza per diverse ore, potrebbe configurare il reato di maltrattamenti in famiglia. Lo schiaffo, invece, potrebbe configurare il reato di percosse. Infine, lasciare da solo in casa il figlio minore di 14 anni potrebbe configurare il reato di abbandono di minore. Consigliamo di fare, dunque, molta attenzione.