Vi sarà capitato di portare uno o più prodotti, acquistati nei negozi, in assistenza, e di aver chiesto un intervento di riparazione. Se, però, questo succede più volte, potrebbe essere necessaria la sostituzione: cosa fare per chiederla? Ed esiste un limite di volte, oltre il quale non si possono più chiedere gli interventi di riparazione, ma si passa direttamente alla sostituzione? Ecco la risposta e la spiegazione dell'esperto.
Ogni acquisto effettuato in un negozio fisico o online è tutelato da precise normative che garantiscono ai consumatori il diritto a prodotti conformi e funzionanti. In Europa, la garanzia legale di conformità è un diritto imprescindibile che dura due anni dalla data di acquisto. Questa tutela obbliga il venditore a riparare, sostituire o rimborsare il prodotto in caso di difetti o malfunzionamenti non attribuibili all’uso improprio da parte del consumatore. In caso di problemi con il prodotto, il consumatore deve innanzitutto contattare il rivenditore, che è il diretto responsabile durante il periodo della garanzia legale. La riparazione o la sostituzione devono essere effettuate senza costi aggiuntivi, comprese le spese di spedizione, e in tempi ragionevoli. Qualora queste opzioni non fossero praticabili o il problema persistesse, il cliente ha diritto al rimborso totale o parziale.
Accanto alla garanzia legale, molti produttori offrono una garanzia commerciale aggiuntiva (spesso chiamata “estensione di garanzia”), che può coprire ulteriori danni o malfunzionamenti, ma è opzionale e regolata da specifici termini contrattuali. È importante conservare la prova d’acquisto (scontrino o fattura) per attivare la garanzia. In caso di controversie, i consumatori possono rivolgersi alle associazioni di categoria o al servizio di conciliazione delle autorità competenti. Essere informati sui propri diritti è essenziale per ottenere un’assistenza rapida ed efficace.
Negozi: ecco cosa fare se il prodotto è sempre in assistenza
Può capitare, soprattutto con gli elettrodomestici e altri prodotti tecnologici, come i pc, di dover riportare più volte in assistenza il prodotto, per la riparazione. Cosa succede, però, se il prodotto richiede troppe volte un intervento di riparazione? È possibile chiedere la sostituzione, o addirittura il rimborso? A rispondere a questa domanda è stato Massimiliano Dona, noto esperto di tutela dei consumatori e presidente dell'Unione Nazionale dei Consumatori. L'avvocato ha spiegato che, sfortunatamente, il Codice del Consumo non spiega quanti interventi in riparazione siano legittimi, prima che il consumatore perda la pazienza. Dice, però, due cose importanti.
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Il Codice del Consumo spiega, cioè, che gli interventi in garanzia non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore. Se si continua a portare un robot da cucina, ad esempio, che sta più tempo in assistenza, dunque, che ad aiutare in casa, allora si crea, effettivamente, un grave inconveniente. Inoltre, il suddetto Codice spiega che, se l'assistenza trattiene troppo a lungo un prodotto, si può chiedere la sostituzione o il rimborso. Se, cioè, il prodotto resta in assistenza oltre un congruo termine, si può spedire una raccomandata, in cui si diffida l'azienda a riconsegnare il prodotto, perché, altrimenti, si risolverà il contratto, e, cioè, si richiederanno indietro i soldi. È questa la soluzione più efficace ma, per poterla applicare, bisogna rispettare due condizioni importanti.
La prima condizione importante da rispettare è che bisognerà scrivere una raccomandata al venditore, e non all'assistenza della casa madre. La seconda, invece, è la prova materiale di tutti questi ricoveri in assistenza, che non hanno funzionato. Pertanto, ricordate sempre di conservare tutte le prove dei ricoveri in assistenza: solo così la raccomandata avrà validità effettiva.