Cibo in scatola, sostanza tossica nascosta pericolosa per la salute: esperto mette in guardia gli italiani

Il bisfenolo A, meglio conosciuto come BPA, è un composto chimico presente in molti oggetti di uso quotidiano.

Come sottolinea il dottor Giulio Rossi, nutrizionista e influencer, il BPA è un interferente endocrino che può avere gravi effetti sulla salute. Recentemente, la Corte di Giustizia Europea ha deciso di ridurre di ben 20.000 volte la dose giornaliera massima tollerabile, un segnale allarmante sui pericoli legati a questa sostanza.

Il BPA è una sostanza chimica utilizzata nella produzione di plastica e resine. La sua capacità di interferire con il sistema endocrino lo rende particolarmente pericoloso. Gli interferenti endocrini agiscono alterando l’equilibrio ormonale, con conseguenze che possono includere aborti spontanei, tumori, riduzione delle difese immunitarie, aumento delle malattie metaboliche e cardiovascolari, oltre a ritardi cognitivi.

Questo composto è capace di penetrare nel nostro organismo attraverso il contatto con alimenti o superfici che lo contengono. La sua diffusione è così ampia che è difficile evitarlo completamente, ma ci sono accorgimenti utili per ridurne l'esposizione.

Il BPA si trova comunemente in molti prodotti alimentari e non. Tra le principali fonti di esposizione ci sono i cibi in scatola, come tonno, pomodori e legumi. Questi alimenti sono confezionati in lattine con un rivestimento interno ricco di BPA, progettato per prevenire la corrosione. Lo stesso problema riguarda le bibite in lattina, che rappresentano una minaccia per la salute a causa del rilascio di questa sostanza.

Un’altra fonte spesso trascurata sono le cialde di caffè in plastica e alluminio. Durante il processo di riscaldamento, il BPA presente nel rivestimento può migrare nella bevanda, aumentando l'esposizione. Anche gli scontrini cartacei rappresentano un rischio. Toccare gli scontrini può portare il BPA a trasferirsi sulle mani, da cui può essere involontariamente ingerito.

Prediligere cibi in vetro ed evitare quelli in scatola: metodi per ridurre l'esposizione al BPA

Il dottor Rossi consiglia alcune strategie pratiche per ridurre al minimo l’esposizione a questa sostanza pericolosa. Prima di tutto, è importante prediligere cibi confezionati in materiali sicuri come il vetro, l’acciaio inox o la ceramica. Questi materiali non rilasciano sostanze nocive e sono ideali per conservare e cuocere gli alimenti.

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Cibi in scatola e caffè in cialde di plastica e alluminio sono assolutamente da evitare.

Un altro consiglio è evitare il più possibile i cibi in scatola e in lattina. Scegli alternative fresche o surgelate per ridurre il rischio di contaminazione. Quando si utilizza una macchina per il caffè, è meglio optare per metodi che non richiedano cialde in plastica o alluminio. Anche lavarsi le mani dopo aver toccato scontrini è una buona pratica per limitare l'assorbimento del BPA.

Il bisfenolo A è una minaccia silenziosa ma reale per la salute. La decisione della Corte di Giustizia Europea di ridurre drasticamente la dose giornaliera tollerabile sottolinea la gravità del problema. Seguire i consigli del dottor Giulio Rossi può aiutarti a proteggere il tuo benessere. Prediligi materiali sicuri e adotta abitudini consapevoli per ridurre al minimo l’esposizione a questa sostanza dannosa.