Viaggiare è un’esperienza che arricchisce, ma negli ultimi anni molte città turistiche stanno aumentando la tassa di soggiorno, con l’obiettivo di gestire meglio il flusso di visitatori.
Tra le città che hanno recentemente annunciato un incremento significativo di questa tassa ci sono Amsterdam e Kyoto, due destinazioni famose per la loro bellezza e il loro fascino culturale. Questo aumento solleva domande sulle implicazioni per i viaggiatori e per le città stesse.
Ad Amsterdam, la tassa di soggiorno è ora tra le più alte d’Europa. Attualmente, i visitatori devono pagare il 7% del costo del pernottamento più una somma fissa di 3 euro a persona per notte negli hotel. Questo porta il costo medio della tassa di soggiorno a circa 22 euro per notte, rendendola una delle più care del continente. La capitale olandese, celebre per i suoi canali e la sua vivace scena artistica, ha adottato questa misura per combattere l’overtourism. L’afflusso di turisti ha infatti messo sotto pressione le infrastrutture cittadine e creato disagi per i residenti. I fondi raccolti attraverso la tassa vengono utilizzati per finanziare servizi pubblici, migliorare le infrastrutture e preservare il patrimonio culturale della città.
A Kyoto, invece, la situazione è destinata a cambiare radicalmente a partire dal 2026. La città giapponese, famosa per i suoi templi storici e i suoi giardini zen, ha annunciato un drastico aumento della tassa di soggiorno che potrebbe arrivare fino a 60 euro a notte per i turisti che soggiornano in strutture di lusso. Questa decisione nasce, come per Amsterdam, dall’urgenza di combattere l’overtourism. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre il numero di turisti e garantire una migliore gestione delle risorse disponibili. I fondi raccolti verranno utilizzati per preservare il patrimonio culturale, migliorare i trasporti pubblici e sostenere progetti per un turismo più sostenibile.
Aumento della tassa di soggiorno: lotta all'overtourism e promozione di un turismo responsabile sono le principali cause
Ma cosa significa questo per i viaggiatori? In primo luogo, l’aumento della tassa di soggiorno rappresenta un costo aggiuntivo significativo da considerare nel budget del viaggio. Per chi desidera soggiornare in hotel di alta categoria a Kyoto, questa nuova tassa potrebbe incidere notevolmente sui costi complessivi. Ad Amsterdam, il costo medio di 22 euro a notte può sembrare meno oneroso, ma rappresenta comunque un aumento significativo, specialmente per soggiorni più lunghi. Tuttavia, molti viaggiatori accettano queste spese come un contributo necessario per mantenere la bellezza e la vivibilità delle destinazioni.
Dal punto di vista delle città, l’aumento della tassa di soggiorno è visto come uno strumento per promuovere un turismo più responsabile. Kyoto spera che questa misura non solo riduca il numero di visitatori, ma attragga anche un turismo di qualità, con persone disposte a investire per vivere un’esperienza autentica e rispettosa della cultura locale. Amsterdam, da parte sua, continua a utilizzare la tassa di soggiorno per finanziare progetti mirati a preservare la città e migliorare i servizi per residenti e turisti.
Per i viaggiatori, è essenziale essere informati su queste modifiche per pianificare al meglio il proprio soggiorno. Verificare i costi aggiuntivi legati alla tassa di soggiorno può evitare sorprese e aiutare a comprendere meglio come i propri contributi vengono utilizzati. In molti casi, le informazioni su queste tasse sono disponibili direttamente sui siti ufficiali delle città o al momento della prenotazione dell’alloggio.
L’aumento della tassa di soggiorno ad Amsterdam e Kyoto riflette una necessità crescente di gestire il turismo in modo responsabile. Per i viaggiatori, significa dover considerare costi aggiuntivi, ma anche contribuire alla conservazione di città uniche e alla loro sostenibilità. Viaggiare consapevolmente è una parte fondamentale per garantire che queste destinazioni possano continuare a essere godute dalle generazioni future.