Tradimento: ecco quando l'amante deve risarcire i danni

È possibile chiedere all'amante del proprio coniuge di risarcire i danni del tradimento: un noto avvocato divorzista rivela il caso in cui può succedere.

Il tradimento rappresenta una delle cause più frequenti di crisi coniugale e può incidere significativamente sulla fine del matrimonio, sia sotto il profilo emotivo che giuridico. Dal punto di vista legale, l’infedeltà di uno dei coniugi costituisce una violazione dei doveri coniugali sanciti dall’articolo 143 del Codice Civile, tra cui la fedeltà reciproca. Tuttavia, il suo peso nelle dinamiche del divorzio dipende dalle circostanze specifiche. In Italia, l’infedeltà non è di per sé sufficiente per determinare l’addebito della separazione, ovvero l’attribuzione della colpa a uno dei coniugi. Perché ciò accada, è necessario dimostrare che il tradimento abbia causato in modo diretto e inequivocabile l’intollerabilità della convivenza o la crisi matrimoniale. Se, invece, il rapporto coniugale era già deteriorato, il tradimento potrebbe essere considerato una conseguenza e non la causa principale della rottura, escludendo così l’addebito.

Dal punto di vista patrimoniale, l’addebito può avere implicazioni significative: il coniuge a cui viene imputata la colpa perde il diritto all’assegno di mantenimento, anche se conserva quello agli alimenti in caso di bisogno. Per quanto riguarda i figli, il tradimento non influisce direttamente sull’affidamento, che viene deciso in base al loro interesse superiore. Tuttavia, comportamenti lesivi della loro serenità, legati a una relazione extraconiugale, potrebbero essere valutati negativamente dal giudice. In sintesi, il tradimento può influire sulla fine del matrimonio, ma il suo impatto legale dipende dal contesto e dalle prove presentate.

Tradimento: non solo il coniuge, ma anche l'amante può risarcire i danni

Un noto esperto del diritto di famiglia, l'avvocato divorzista Matteo Ruffinotti, ha rivelato che, oltre all'addebito della separazione, che il coniuge o la coniuge che ha subito il tradimento potrà chiedere all'altra o all'altro coniuge, si potrà ricevere anche un risarcimento dei danni subiti dal coniuge infedele. Questo, però, è possibile solo in alcuni casi, e cioè quando il coniuge tradito ha subito un danno effettivo dalla violazione dell'obbligo di fedeltà. Questo, sottolinea l'avvocato, succede solo in casi ristretti. Non molti sanno, inoltre, che sarà possibile ottenere il risarcimento dei danni subiti, oltre che dal coniuge infedele, anche dall'amante di quest'ultimo.

Ciò è possibile, però, in casi ancora più ristretti. L'amante dovrà, infatti, risarcire il coniuge tradito solo nel caso in cui si riesca a provare che il diritto violato dall'amante non sia quello alla fedeltà coniugale, ma un diritto costituzionalmente garantito, come la dignità e l'onore, allora potrebbe configurarsi anche una responsabilità a carico dell'amante. Bisognerà, però, dimostrare che l'amante abbia leso, oppure concorso a ledere i diritti inviolabili del coniuge tradito, e che vi sia un nesso causale tra la condotta, dolosa o colposa dell'amante, e il danno prodotto. Una situazione difficile, dunque, ma non del tutto impossibile.

Tradimento amante
La fine di un matrimonio.