Busta paga, questi lavoratori guadagneranno di più nel 2025: esperta rivela cosa cambierà

La busta paga del 2025 presenterà alcune differenze, rispetto a quella dell'anno scorso: ecco cosa cambierà e chi guadagnerà di più.

La busta paga è il documento che dettaglia la retribuzione spettante a un lavoratore dipendente, specificando le trattenute fiscali, previdenziali e contributive che incidono sul salario lordo. Questo documento consente di calcolare il netto percepito dal lavoratore, cioè l’importo che effettivamente entra nelle sue disponibilità. Tra le principali trattenute figura l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), che si applica in base a scaglioni di reddito progressivi. L'IRPEF è una delle imposte principali in Italia e segue il principio della progressività, ovvero l’aliquota aumenta al crescere del reddito imponibile.

Gli scaglioni IRPEF, aggiornati secondo la normativa vigente per l'anno scorso, il 2024, si applicano al reddito imponibile annuale, suddiviso in fasce. Gli scaglioni previsti sono, in particolare, 3: fino a 28.000 euro, l'aliquota è del 23%. Questa è la percentuale più bassa e si riferisce ai redditi più contenuti. Per quanto riguarda la seconda fascia, che va dai 28.001 euro lordi annuali ai 50.000 euro, l'aliquota è del 35%. Essa si aggiunge all'imposta calcolata sul primo scaglione. Infine, c'è la terza fascia, e cioè quella dei redditi fino a 50.000 euro: per questa fascia si applica l’aliquota massima, che è del 43%. Ma come incidono le trattenute IRPEF sulla busta paga? Esse vengono calcolate mensilmente sulla base dello stipendio lordo annuale stimato e di eventuali detrazioni per lavoro dipendente, familiari a carico o spese deducibili. Questi elementi possono, chiaramente, influire sul netto percepito dal lavoratore, riducendo l’impatto fiscale. Gli scaglioni progressivi consentono di distribuire l’onere fiscale in modo equo, ma è importante conoscere la propria fascia di reddito per pianificare meglio le spese e valutare eventuali vantaggi fiscali.

Busta paga: ecco cosa cambia nel 2025 e quali lavoratori guadagneranno di più

Per il 2025, sono cambiate alcune cose, mentre altre sono rimaste uguali. Secondo quanto spiegato da una nota consulente del lavoro, la dottoressa Sabrina Grazini, gli scaglioni Irpef restano gli stessi, con le stesse aliquote. Tre scaglioni, dunque, con aliquote che vanno dal 23% al 43%. C'è, però, una grande novità: nel corso del 2024, infatti, i lavoratori che percepivano uno stipendio lordo annuo fino a 34.999 euro sono stati accompagnati da uno sgravio contributivo. Questo prevedeva, insomma, una riduzione dei contributi da pagare, del 7% per chi aveva un reddito inferiore ai 25.000 euro, e del 6% per chi percepiva uno stipendio lordo superiore ai 25.000 euro ma inferiore ai 35.000 euro annui. Tale riduzione corrispondeva, chiaramente a un guadagno maggiore.

 

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Nel 2025, questo sgravio contributivo è stato cancellato. Adesso, spiega l'esperta, c'è un sistema tutto fiscale: ciò significa che una parte del reddito del lavoro dipendente non verrà tassata. Questa percentuale va dal 7,1% al 4,8%, per i redditi fino a 20.000 euro. Per chi percepisce, invece, un reddito che va dai 20.000 ai 40.000 euro, vi sarà una detrazione che va dai 1.000 euro a scalarsi. Essa sarà di 1.000 euro fino ai 32.000 euro annui percepiti, e inizierà a diminuire, per arrivare a 0 oltre i 40.000 euro.

Busta paga 2025
La consegna della busta paga.

Chi guadagna di più dalle modifiche?

In parole povere, dunque, chi guadagnerà di più e chi di meno, rispetto all'anno scorso? Per chi percepisce fino a 35.000 euro annui, non ci saranno grandi differenze in busta paga: il nuovo sistema fiscale, infatti, prevede delle riduzioni non troppo diverse da quelle precedenti. Una fascia di lavoratori, però, guadagnerà di più, ed è quella che percepisce un reddito dai 35.000 ai 40.000 euro annui. Questo perché, spiega l'esperta, tale fascia di lavoratori non aveva diritto allo sgravio contributivo nel 2024, mentre adesso gioverà di questa detrazione, che sarà inferiore ai 1.000 euro ma, comunque, ci sarà.