Dichiarazione dei redditi, ecco chi può ottenere la detrazione delle spese di interpretariato: il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate

Arriva un importante chiarimento dell'Agenzia delle Entrate, sulle detrazioni per le spese di interpretariato dei sordi: ecco chi può inserirle in dichiarazione dei redditi.

La dichiarazione dei redditi è un documento obbligatorio per contribuenti italiani che permette di calcolare il reddito complessivo e le relative imposte dovute allo Stato. Attraverso la dichiarazione, si rendono noti i redditi percepiti nell'anno fiscale, come quelli da lavoro dipendente, autonomo, capitale o immobili. Questo strumento consente di determinare l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) e di applicare eventuali agevolazioni fiscali. La presentazione può avvenire tramite 730 (per lavoratori dipendenti e pensionati) o Modello Redditi, utilizzato da chi possiede redditi più complessi.

Le detrazioni IRPEF sono una componente fondamentale della dichiarazione, poiché consentono di ridurre l’imposta lorda. Tra queste, quelle al 19% sono particolarmente rilevanti. Si applicano su spese sostenute dal contribuente per specifiche finalità, come spese sanitarie, interessi passivi sui mutui per l’acquisto della prima casa, e spese per l’istruzione scolastica e universitaria. Queste possono avere un valore massimo diverso: ad esempio, per le spese scolastiche questo è di 800 euro per studente. Le detrazioni non solo incentivano comportamenti virtuosi, ma alleggeriscono il carico fiscale, rendendo la dichiarazione dei redditi uno strumento di equità fiscale e supporto economico per le famiglie.

Detrazioni per le spese di interpretariato per sordi: ecco quando si possono ottenere e inserire in dichiarazione dei redditi

Un esempio importante di detrazioni Irpef riguarda le spese di interpretariato per sordi, anch’esse detraibili al 19%. Queste detrazioni sono riservate a persone con certificata disabilità uditiva e comprendono i costi per servizi di interpretariato professionale. Tale l’importanza di agevolare l’accesso alla comunicazione per le persone con difficoltà uditive. Recentemente, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito chi può effettivamente beneficiare delle detrazioni previste per le spese di interpretariato per sordi, e in quali casi. In particolare, attraverso la Posta di FiscoOggi, nota rivista online ufficiale del suddetto ente, l'Agenzia delle Entrate chiarisce che, ai sensi dell’articolo 15 del TUIR (comma 1, lettera c-ter), è possibile beneficiare di una detrazione IRPEF pari al 19% per le spese sostenute per i servizi di interpretariato rivolti ai sordi. L'ente precisa che il riconoscimento dello status di sordo, necessario per accedere all'agevolazione fiscale, si basa sui criteri stabiliti dalla legge n. 381/1970 (come indicato nella circolare n. 3/2016, risposta 1.3).

Dichiarazione dei redditi interpretariato
L'Agenzia delle Entrate risponde alla contribuente. (Fonte: X - Twitter - Agenzia delle Entrate).

L’agevolazione è specificamente destinata a persone con deficit sensoriali dell’udito, sia congeniti che acquisiti durante l’età evolutiva, che abbiano compromesso l’apprendimento del linguaggio parlato. L’Agenzia sottolinea che la detrazione non si applica ai servizi erogati a individui con sordità di natura esclusivamente psichica o derivante da eventi bellici, lavorativi o di servizio. Inoltre, l'ente fiscale precisa che la detrazione può essere calcolata sull’intero importo speso, purché siano soddisfatte alcune condizioni. Il contribuente deve possedere le certificazioni fiscali emesse dai fornitori dei servizi di interpretariato e assicurarsi che i pagamenti siano stati effettuati tramite sistemi tracciabili, come bonifici bancari o postali. Tali requisiti sono indispensabili per accedere al beneficio fiscale.