In Campania c'è un Borgo che non c'è: un mistero da risolvere tra fiordi, paesaggi spettacolari, leggende e storia
Il nome del borgo in provincia di Salerno, un appellativo che deriva dall'antico appellativo Terra Furoris, ispirato dalla forza impetuosa delle acque del fiordo. Durante il tardo Impero romano, i fuggiaschi si rifugiarono sulle sue montagne, dando vita ai primi insediamenti, che rimasero inespugnati anche durante le incursioni saracene.
Nel 1319, la chiesa di San Giacomo viene citata per la prima volta e diventa il fulcro del primo insediamento sul pianoro di Furore, legato alla storia della Repubblica di Amalfi. Nel 1348, il territorio accolse gli eretici Sacconi, perseguitati dall'Inquisizione. Nel XV secolo, il borgo passa alla famiglia Summonte, importante per il contributo culturale di alcuni suoi membri. Nel XVII secolo, nascono strutture proto-industriali legate all'antico borgo marinaro. Infine, nel 1950, Furore diventa celebre come sfondo della storia d'amore tra Roberto Rossellini e Anna Magnani.
Furore, in Campania, è una meta imperdibile per chi ricerca angoli del Pianeta non comuni
Il Fiordo di Furore, insieme al suo vallone, è in corsa per diventare una Oasi Naturale Regionale e per essere incluso nel futuro Parco Regionale dei Monti Lattari, che abbraccerà sia la Costiera Amalfitana che quella Sorrentina. Nel frattempo, sono stati completati i lavori di recupero dei sentieri che attraversano il territorio: percorsi che si snodano tra le colline e scendono verso il mare, collegando le case sparse. Questi itinerari permettono di immergersi in una natura incontaminata, tra agavi, fichi d’India e panorami mozzafiato sul mare azzurro.
Grazie all’ospitalità della popolazione e le strutture in crescita, Furore in Campania, punta a trasformarsi in un vero e proprio “paese albergo”, capace di accogliere i visitatori in un contesto unico. Inoltre, la possibilità di fare trekking, passeggiate attrezzate, free climbing, mountain bike e nuoto, rende questo luogo una destinazione ideale per gli amanti della natura e dello sport all’aria aperta.
Furore è un borgo unico, dove tradizione, natura e arte si incontrano. Il piatto simbolo, totani e patate, unisce i sapori di terra e mare, accompagnato da specialità locali come il migliaccio e la minestra maritata. Rinomato per i suoi vini DOC Costa d’Amalfi, Furore incanta con i pomodorini del piennolo e le sue vigne. Eventi come I Giorni della Cicala e Muri in cerca d’Autore celebrano l’arte e la cultura. Mentre la Coppa del Mediterraneo attira tuffatori da grandi altezze provenienti da tutto il mondo. Furore è un luogo da vivere, tra sapori autentici, panorami mozzafiato e tradizioni indimenticabili.