Chi è Leonardo Maltese: dove lo abbiamo visto | In futuro potrebbe anche non fare l'attore

Il 7 e 8 gennaio in prima serata su Rai1 va in onda la fiction Leopardi - Il poeta dell'infinito, presentata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2024. La miniserie evento RAI è diretta da Sergio Rubini e racconta il grande poeta, filosofo e pensatore politico italiano con uno sguardo nuovo.

Nei panni del protagonista il giovane attore Leonardo Maltese che divide la scena con Alessio Boni nei panni del padre autoritario di Leonardo, Valentina Cervi come la madre, Giusy Buscemi come l'amata Fanny Targioni Tozzetti, Cristiano Caccamo, Alessandro Preziosi e Fausto Russo Alesi. Una grande produzione in costume girata tra Marche, Puglia, Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna, che esplora la figura affascinante del poeta libero e avverso al compromesso che ha sfidato il suo tempo, la Chiesa e l'invasore austriaco.

Chi è Leonardo Maltese

Leonardo Maltesi è un attore classe classe 1997, nato a Ravenna, che ha studiato in Inghilterra e si è trasferito a Roma dove ha frequentato l'Accademia teatrale di Roma Sofia Amendolea. Lo abbiamo visto al cinema ne Il Signore delle Mosche di Gianni Amelio e in Rapito di Marco Bellocchio per i quali ha vinto il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D'Argento 2023.

Prossimamente una nuova sfida per lui, vestire i panni di Gianni Versace nel film di Mimmo Calopresti dal titolo I Versace. Ma oltre alla recitazione e al cinema, una sua grande passione è la musica. Infatti nel 2020 Maltese ha fatto uscire il suo primo singolo Tourmalet e nel 2021 il suo primo album Il Mondo che Cambia. Chissà quale sarà il suo futuro tra queste diverse arti.

Leonardo Maltese
Leonardo Maltese in Leopardi - il poeta dell'infinito

Leopardi - Il poeta dell'infinito: di cosa parla

Bambino prodigio paragonabile a Mozart, adolescente ostile ai genitori come un moderno teenager, poeta romantico, filosofo e pensatore politico, Giacomo Leopardi è stato il primo esistenzialista della modernità. Riferimento dei tumultuosi anni del Risorgimento italiano, ha scritto versi eterni e dato forma a pensieri che oggi, nel nuovo millennio, sono verità granitiche. Ha amato, Leopardi, e lo ha fatto come un astuto Cyrano de Bergerac, con la sua penna usata per accoppiare l'affascinante amico Ranieri alla figura che è l'emblema dell'amore inarrivabile, la bellissima e sensuale Fanny.

Un "maledetto" che ha abusato della sua arte e del suo genio fino a venirne annientato. Un autore pari a Goethe, William Blake, Baudelaire, da scoprire e finalmente ammirare attraverso una miniserie evento che punta a stupire il pubblico tracciando il percorso biografico di una figura accattivante, controcorrente, amata e osteggiata dai suoi contemporanei ma estremamente attuale, in grado di scuotere ed emozionare le sensibilità.

"Approfondendo la biografia di Giacomo Leopardi, oltre all'immagine canonica di un uomo immerso in una malinconica solitudine a tinte gotiche, sclerotizzata da una perenne sofferenza fisica, se ne può scorgere un'altra, sottotraccia, completamente diversa, caratterizzata da una vitalità dirompente" ha affermato Sergio Rubini. "Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri, il nostro Leopardi quindi avrà il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. Al posto di una figura grigia, rischiosamente polverosa e respingente, preferiamo tratteggiarne un'altra più brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino".