Salumi, lotto ritirato dal commercio per presenza di Salmonella: "Non consumateli", l'avviso del Ministero della Salute

Nelle scorse ore, il Ministero della Salute ha diffuso un nuovo avviso di richiamo riguardante un lotto di salumi. Il ritiro dal commercio riguarda un salame prodotto e venduto da un'azienda italiana e il motivo è la presenza di Salmonella nell'alimento.

Il Ministero della Salute ha emesso un nuovo avviso di richiamo alimentare per tutelare i consumatori da possibili rischi per la salute. Il provvedimento riguarda un lotto di salumi prodotto e venduto da un'azienda italiana, ritirato dagli scaffali a causa del rilevamento di una contaminazione microbiologica. Si tratta di uno dei tanti possibili motivi che rendono necessario il ritiro di un prodotto dal commercio.

Per quanto riguarda il rischio microbiologico, tra i principali batteri che possono contaminare i salumi spiccano Listeria monocytogenes, Escherichia coli e Salmonella. La Listeria monocytogenes è particolarmente pericolosa, poiché può causare infezioni gravi (listeriosi), soprattutto in soggetti vulnerabili come anziani, donne in gravidanza e persone con un sistema immunitario compromesso. Escherichia coli, noto per ceppi potenzialmente letali come l’EHEC, può provocare gravi disturbi intestinali e insufficienza renale. La Salmonella, invece, è responsabile di gastroenteriti con sintomi come febbre, diarrea e crampi addominali: proprio quest'ultimo batterio è stato individuato nel lotto ritirato dal commercio poco fa.

Presenza di Salmonella in un lotto di salumi: quali sono i rischi per la salute

Salumi, il Ministero della Salute diffonde il richiamo di un lotto di salame
Il comunicato ufficiale di richiamo diramato dal Ministero della Salute

Il richiamo in questione riguarda il lotto L4050 del Salame romagnolo rustichello filzetta venduto dalla Società Agricola Zavoli, che ha sede nel Comune di Saludecio, in provincia di Rimini, in via Pulzona 3678. La produzione è effettuata dalla stessa Azienda Agricola Zavoli, identificata con la sigla ITC9X60CE. I salami in questione, venduti in singole unità da 3-500 grammi ognuna, hanno come data di scadenza marzo 2025. Il ritiro dal commercio si è reso necessario a causa del rischio microbiologico dovuto alla presenza di salmonella: per questo motivo, l'invito è quello di non consumare il prodotto oggetto del richiamo alimentare.

La Salmonella è un batterio patogeno responsabile di molte infezioni alimentari, spesso associate al consumo di alimenti contaminati come carne, uova e salumi. Nei salumi, la contaminazione può avvenire durante la lavorazione, il confezionamento o a causa di condizioni igieniche inadeguate. Quando i salumi sono contaminati dalla Salmonella, il rischio per la salute è significativo. Il batterio può causare salmonellosi, un'infezione gastrointestinale che si manifesta con sintomi come diarrea, crampi addominali, febbre e nausea. In casi più gravi, soprattutto in bambini, anziani o persone con il sistema immunitario indebolito, può portare a complicazioni come disidratazione severa o infezioni sistemiche che richiedono ricovero ospedaliero. La Salmonella è particolarmente insidiosa perché può sopravvivere in alimenti trasformati come i salumi, che spesso non vengono cotti prima del consumo (come nel salame in questione, ad esempio). Questo rende fondamentale il rispetto di rigorosi standard di igiene durante tutte le fasi di produzione e conservazione.