Eminem, morta la madre Debbie: quella volta che gli chiese 10 milioni di risarcimento

La notizia della morte di Debbie Nelson, la madre di Eminem, arriva come un fulmine a ciel sereno. La donna, scomparsa il 2 dicembre a causa di complicazioni legate al cancro ai polmoni, ha avuto un ruolo centrale nella vita e nella carriera del celebre rapper, seppur non sempre in modo positivo.

Il loro rapporto è stato segnato da conflitti, denunce e, soprattutto, da una serie di rivelazioni dolorose che Eminem ha messo in musica. Un legame che, tra alti e bassi, ha definito la figura di Marshall Mathers agli occhi del pubblico. Eppure, nonostante gli anni di polemiche, sembra che il rapper abbia fatto pace con il suo passato. Allo stesso tempo, la lunga battaglia legale che la madre ha avviato contro di lui nel 1999 resta uno degli episodi più controversi della sua carriera.

La causa da 10 milioni di dollari: quando Eminem cantò contro sua madre

La faida tra Eminem e sua madre divenne di dominio pubblico già nel 1999, quando il rapper fece un'affermazione scioccante nella sua canzone (quale amante del rap non la conosce?) "My Name Is", contenuta nell'album The Slim Shady LP. In un verso che parlava della madre, Eminem dichiarò che Debbie "fumava più droga di lui". Quella frase fu la scintilla che scatenò una causa legale che, nel 2001, avrebbe visto la madre di Eminem chiedere un risarcimento di 10 milioni di dollari per diffamazione. L'intento di Debbie era chiaro: far valere i suoi diritti e difendere la propria reputazione. Ma quello che ne derivò fu un contenzioso che avrebbe lasciato cicatrici su entrambi.

La difesa di Eminem e l’esito della causa

Nonostante il clamore mediatico, Eminem non si fece intimidire. Il suo manager, Paul Rosenberg, prese immediatamente le difese del rapper, dichiarando che le parole di Eminem non erano altro che una riflessione sulla sua vita. Secondo Rosenberg, "Tutto ciò che Eminem ha detto nella sua musica può essere verificato come vero", sostenendo che la verità fosse una difesa assoluta contro le accuse di diffamazione. La causa, quindi, divenne una mera conseguenza di una relazione familiare già da tempo tesa. Per quanto dolorosa fosse, Eminem affrontò la causa a testa alta, consapevole delle ripercussioni che avrebbe avuto sulla sua carriera, ma anche dell'importanza di restare fedele alla sua verità.

Un risarcimento di 25.000 dollari, ma una lunga strada legale

Alla fine, la causa legale si risolse con un risarcimento di soli 25.000 dollari per Debbie, cifra che fu in gran parte destinata a coprire le spese legali, lasciandole appena 1.600 dollari. Nonostante il modesto risultato economico, quella battaglia legale segnò un punto di non ritorno nel rapporto tra madre e figlio, un rapporto che, per quanto complesso, avrebbe continuato a essere fonte di ispirazione per le canzoni di Eminem.

“Cleaning Out My Closet”: l’odio e il rimorso

Nel 2002, a pochi mesi dal termine della causa, Eminem lanciò una delle sue canzoni più famose e dolorose, Cleaning Out My Closet. In questo brano, il rapper si scagliava duramente contro sua madre, accusandola di avergli fatto credere di essere malato per tutta la vita e di essere stata una vittima di un disturbo psicologico come la sindrome di Munchausen.

Debbie, la madre di Eminem venuta a mancare a 69 anni
Debbie, la madre di Eminem venuta a mancare a 69 anni

"Witnessing your momma popping prescription pills in the kitchen / B****** that someone's always going through her purse and s's missing", cantava Eminem, descrivendo una realtà familiare a dir poco devastante. Ma il brano non era solo un atto di accusa verso Debbie, era anche una dichiarazione di sofferenza per le cicatrici che quel rapporto gli aveva lasciato.

Il pentimento di Eminem: “Mi fa schifo sentire quella canzone”

Nonostante le parole dure, nel corso degli anni il rapper sembra aver fatto pace con il suo passato. Nel 2014, Eminem ha ammesso di provare vergogna ogni volta che sente proprio Cleaning Out My Closet. In Headlights, la canzone in cui si scusò pubblicamente con sua madre, Eminem ha dichiarato di essersi pentito di averla espressa in quel modo, rivelando un lato più umano e vulnerabile. "Mi fa schifo sentire quella canzone", ha confessato, cercando di chiudere definitivamente quel capitolo doloroso della sua vita.

 Debbie Nelson scompare a fine 2024

La morte di Debbie, avvenuta a dicembre 2024, segna un triste capitolo finale in questa relazione tormentata. La donna aveva 59 anni, essendo nata il 6 gennaio del 1955. Quando in Italia era notte, la notizia è stata confermata da un rappresentante di Eminem a testate come People e TMZ, e ha sconvolto non solo il rapper ma anche i suoi fan, che ricordano la sua figura come una parte ineluttabile del suo viaggio musicale. Nonostante tutto, la vita di Eminem è stata profondamente segnata dalla sua figura materna, che ha avuto il potere di ispirarlo ma anche di ferirlo profondamente. È probabile che, anche se le acque sembravano essersi calmate negli ultimi anni, la morte di Debbie rappresenti una perdita difficile da affrontare per il rapper.