Le meraviglie della pet therapy: "Tra uomo e animale può esserci un rapporto come tra genitore e figli"

L'efficacia e la bellezza della pet therapy spiegate dall'operatrice Margherita Carretti 

La pet therapy serve a migliorare la qualità di vita del paziente affetto da una qualche patologia. Stabilisce un rapporto fatto di armonia tra animale e uomo, arrecando grandi benefici a quest'ultimo, sia dal punto di vista psicosociale che della psicomotricità. Tuttonotizie ha intervistato Margherita Carretti, operatrice di pet therapy, che ci ha raccontato le emozioni che lei stessa prova a contatto con gli animali, e la gioia che prova chi fa un lavoro come il suo.

L'efficacia della Pet Therapy

Pet therapy: perché è efficace?
Ormai è risaputo, anche a livello di ricerche scientifiche, che la pet therapy ha grandi benefici sul benessere delle persone. Sappiamo che accarezzare un animale, giocare e passare del tempo di qualità insieme, influisce. Abbassa i livelli di stress, la pressione sanguigna, oltre che aumenta l'ossigenazione del sangue e la produzione di ossitocina e dopamina, ormoni che regolano l'umore e le emozioni. Oltre a questi benefici sul piano fisico, abbiamo grandi benefici anche sul piano psicologico, L'animale, durante le sedute di pet therapy, diventa un mediatore relazionale.
Aiuta, cioè, le persone ad aprire canali comunicativi ed emozionali. Il perché di questa efficacia, secondo me, sta nel fatto che l'essere umano trova nella relazione con gli altri animali quel collegamento con la natura che negli ultimi decenni è andato perso. In più, con gli animali domestici ha condiviso millenni di co-evoluzione, che hanno plasmato le due specie. Facendo sì che potessero creare legami relazionali profondi. Le ultime ricerche scientifiche ci dicono che tra noi e questo tipo di animali si può instaurare un rapporto affettivo, che ha le stesse caratteristiche del legame di attaccamento tra bambino e genitore. Proprio l'instaurarsi di questo tipo di nesso, può essere veicolo di guarigione nei percorsi terapeutici e riabilitativi. 

Gli Interventi Assistiti dagli Animali: cosa sono

Come funziona la pet therapy?
I progetti di pet therapy, ora chiamati Interventi Assistiti dagli Animali, definizione data dal Ministero della Salute che ha delineato delle linee guida ufficiali, sono percorsi che vengono ideati e progettati ad hoc, rispetto ai bisogni e alle necessità dei fruitori. Ogni progetto può essere rivolto ad una persona singola o ad un gruppo, se si tratta di uno o più cicli di incontri a cadenza determinata, in cui si svolgono diverse attività con l'animale coinvolto o referenziali. Questo lavoro viene programmato in base agli obiettivi del percorso e alle caratteristiche degli animali coinvolti. Il loro benessere è al centro, come quello delle persone a cui è diretto l'intervento. Per cui, in fase progettuale, si identificano quelle attività che possano portare sia al raggiungimento degli scopi, che al divertimento e al piacere per l'animale coinvolto. Le principali mansioni che si propongono gli operatori possono essere di gioco condiviso, accudimento, socializzazione e narrazione. I progetti di Interventi Assistiti con Animali possono essere erogati solo da un'équipe multidisciplinare certificata, iscritta all'albo nazionale Digital Pet.

La Pet Therapy con animali domestici

La pet therapy può servire con ogni tipo di animale o con uno in particolare?
Le linee guida ministeriali identificano 5 specie di animali principali: cane, gatto, coniglio, cavallo e asino. Esse sono quelle maggiormente coinvolte, ma si possono proporre progetti anche con altre specie animali. L'importante è che siano animali domestici, e non selvatici. I soggetti coinvolti nei progetti sono individui che hanno ricevuto un certificato di idoneità da un medico veterinario esperto in IAA (Interventi Assistiti con Animali), che ne certifica le attitudini comportamentali e la buona salute per poter partecipare al programma. Il nostro modello d'intervento, denominato Pet Therapy Relazionale Integrata, mette al centro un coinvolgimento dell'animale, etico e rispettoso, che riconosce la sua individualità e non lo strumentalizza. Non abbiamo un approccio performativo: questo significa che non valutiamo quanto l'animale sia addestrato a svolgere compiti e comandi, ma quanto l'individuo sia equilibrato, con competenze sociali e relazionali
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Margherita Carretti

La relazione tra animale e uomo

Come mai ha deciso di intraprendere questo lavoro ?

È stato un percorso avvenuto un po' per casualità: la mia passione per gli animali è sempre stata al centro delle mie scelte di vita e di studio. Ho svolto, infatti, il percorso universitario per diventare etologa, cioè esperta nell'indagine del comportamento animale, oltre a diventare educatrice cinofila. Parallelamente a questo, ho avuto la fortuna di entrare a contatto con questo mondo grazie a mia zia, che è stata una delle prime psicoterapeute in Italia a formarsi, a fine degli anni '90, come operatrice di pet therapy. Successivamente, ha fondato e aperto un centro specializzato, chiamato Centro Armonico Terapeutico alle porte di Modena, sede della cooperativa sociale LUNEnuove, con cui mi sono formata e collaboro ormai da più di 15 anni. L'opportunità di entrare a far parte dell'équipe della cooperativa con il mio cane Romeo e la mia cavalla Talea, mi ha permesso di affiancare professionisti nella relazione d'aiuto, con i quali sono cresciuta e negli anni ho costruito la mia professione.

Quale tipo di relazione mira a stabilire, tra uomo e animale, questa terapia?
Un relazione il più possibile autentica, sana ed equilibrata. Dev'essere sempre un dare e avere, altrimenti si rischia di strumentalizzare l'animale e sbilanciare l'attività a scapito del suo benessere, chiedendogli di svolgere una mansione che lo metta a disagio. Il beneficio dev'essere condiviso, sennò non è un vero beneficio.
Consiglia un’età particolare per praticarla?

No, gli Interventi Assistiti possono essere rivolti a tutte le età della vita. Noi lavoriamo dai bambini del nido, agli anziani negli RSA (residenza sanitaria assistenziale) e con persone con bisogni speciali. I progetti, essendo personalizzati, sono calati sulla persona e le sue esigenze del momento.

"Tutti questi frangenti sono il motivo e il carburante del mio lavoro ogni giorno"

L’esempio di qualche paziente che le è rimasto impresso e che la Pet Therapy ha aiutato?
In 15 anni di lavoro, di persone nei progetti ne ho incontrate davvero tante, e ognuna ha lasciato un ricordo che custodisco nel cuore. Mi vengono in mente tanti momenti speciali racchiusi in sguardi e gesti, come la prima carezza di un bambino autistico, terrorizzato dai cani, che alla fine del percorso inizia a non averne più paura. Ripenso alle parole e ai sorrisi di un anziano in RSA (residenza sanitaria assistenziale), malato di Alzheimer, che ci racconta lucidamente dei suoi cani da giovane, all'abbraccio di una signora con disabilità cognitiva, che si emoziona dopo aver dato da mangiare ai nostri cavalli. Alle frasi dei pazienti malati di sclerosi sistemica, che condividono con noi la sensazione di pace e benessere a conclusione della seduta. Tutti questi frangenti sono il motivo e il carburante del mio lavoro ogni giorno