Quando andiamo a comprare lo yogurt al supermercato dovremmo seguire alcuni semplici accorgimenti: già, perché rispetto a qualche tempo fa il prodotto è cambiato, andando incontro al palato dei consumatori (nonché alle esigenze del mercato). Andiamo a scoprire in che modo grazie all'approfondimento del nutrizionista Daniele Basta.
Lo yogurt è uno degli alimenti più consumati al mondo. Lo preferiscono a tutte le latitudini e i professionisti del benessere lo raccomandano per il suo basso apporto calorico e la concentrazione elevata di nutrienti. Non tutti, però, sono a conoscenza di un dettaglio di non poco conto. Stiamo parlando di come, con gli anni, il sapore (e dunque l'etichetta) dello yogurt sia mutato a causa del mercato. Ma andiamo con ordine, grazie all'approfondimento curato dall'esperto Daniele Basta.
Guarda l'etichetta prima di scegliere lo yogurt: il dettaglio che fa la differenza
Il professionista ha pubblicato un video particolarmente esplicativo a riguardo, dove illustra come oggi quando ci si reca al supermercato per comperare dello yogurt ci si trova davanti a una infinità di scelta: si passa da quello zero grassi a 2 e 5%. E poi, ancora: naturale, proteico e senza zuccheri aggiunti.
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Dunque, quale dovremmo preferire? Partiamo dal principio, dunque con il definire cosa è lo yogurt. L'alimento nasce dalla fermentazione del latte, un processo molto semplice che porta a quel gusto inconfondibile. Ma quel sapore acidulo, che è poi l'acido lattico frutto del processo, non piace a molti. I nostri palati, ormai, sono abituati a consumare pietanze edulcorate con sapori naturali.
Ed è così che le industrie si sono regolate di conseguenza, cercando di rendere più appetitoso il prodotto per i consumatori. Così facendo, però, il sapore originale risulta stravolto. Ma in che modo l'hanno fatto? Semplicemente aggiungendo gli zuccheri: sull'etichetta compaiono sciroppo di glucosio, fruttosio oppure dolcificanti artificiali come il sucralosio. Attenzione: consumati occasionalmente non sono assolutamente dannosi, ma non rappresentano il semplice yogurt.
Due soli ingredienti
Lo yogurt, infatti, dovrebbe avere soltanto due ingredienti, semplici e genuini. Stiamo parlando del latte e dei fermenti lattici (possibilmente vivi), che donano al prodotto quell'inconfondibile retrogusto. C'è poi chi preferisce lo yogurt di soia: non risulta acido come quello di latte vaccino. "Io lo uso a colazione con fiocchi di avena lasciati nello yogurt tutta notte, un goccio di sciroppo d'acero o miele e frutta fresca a pezzetti. La mia colazione estiva preferita", scrive un utente in uno dei tanti commenti che accompagnano il video, entusiasta della propria scelta. Parliamo di un ottimo alimento probiotico e una validissima alternativa allo yogurt di latte tradizionale.