"2 meloni 450 euro e un cocomero 50 euro", perché la frutta in questo negozio in Giappone è così cara

In Giappone esiste un negozio dove la frutta è carissima. Un influencer che vive nel Paese del Sol Levante ha mostrato i prezzi e ha spiegato il motivo per il quale sono così alti.

Il Giappone è una meta turistica tutta da scoprire. Sono tantissime le attrazioni che attirano ogni anno tanti visitatori da tutto il mondo nel Paese del Sol Levante. Il sushi, la cultura, il Monte Fuji, i ciliegi e le geishe sono solo alcuni dei simboli per i quali il Giappone è famoso nel mondo. Camminando per le strade di Tokyo, la capitale, è possibile, però, imbattersi anche in qualcosa di molto strano. Come un negozio in cui la frutta viene letteralmente venduta a peso d'oro.

L'influencer Tommaso Rossi, autore della pagina social Tommaso in Giappone in cui racconta le sue avventura nella terra dei Samurai, ha mostrato in un video gli scaffali di questo particolare negozio di ortofrutta. La frutta, impacchettata in maniera impeccabile ed esteticamente perfetta, costa un occhio della testa. "Questa è la frutta più cara che potete trovare in Giappone", spiega Tommaso. Una confezione di ciliegie costa 100 euro, 12 nespole 80 euro, una cassetta con due meloni 450 euro, un mango 130 euro, 1 pesca 30 euro, 1 mela 10 euro e 1 cocomero 50 euro. Insomma, qualsiasi tipo di frutta in questo negozio è inaccessibile. Tommaso specifica che la frutta, in media, costa di più in Giappone rispetto all'Italia e, poi, spiega anche perché questa in particolare è così cara.

"2 meloni 450 euro e un cocomero 40 euro", perché la frutta in questo negozio in Giappone è così cara
La cassetta con due meloni nel negozio in Giappone che costa 450 euro. Instagram / @tommasoingiappone

Negozio con la frutta più cara del Giappone: perché è così cara

Tommaso, dopo aver mostrato tutta la frutta in esposizione nel negozio, si rivolge alla sua accompagnatrice giapponese e le chiede il motivo di prezzi così alti. La ragazza spiega che si tratta di frutta regalo e l'italiano aggiunge che la frutta è in condizioni perfette ed è impossibile trovare difetti. "Quella che è rovinata la buttano via, si fanno i succhi o la vendono diversamente al supermercato", spiega Tommaso. Inoltre, l'intero processo è fatto a mano e non c'è nulla di industriale.

 

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L'attenzione al dettaglio, poi, è maniacale. I mango, per esempio, sono avvolti in dei cuscinetti protettivi perché, altrimenti, si danneggerebbero dopo essere caduti dalla pianta. Stessa cosa vale per l'uva e altra varietà di frutta. Il negozio, inoltre, si trova all'interno di uno dei grandi magazzini più esclusivi e lussuosi di tutta Tokyo e, di conseguenza, la clientela è di un certo livello e, probabilmente, è disposta a pagare tanto la frutta.