Nuovo piede artificiale, l'ultimo prodigio della tecnologia: consentirà addirittura di nuotare

Nuovo piede artificiale: il prototipo si chiama SoftFoot Pro e si propone come protesi tecnologica per le persone con disabilità. Si tratta di un nuovo piede artificiale sviluppato in Italia e che si adatta agli ostacoli proprio come fa un piede umano

In Italia è stato sviluppato un nuovo piede artificiale che permette di camminare con naturalezza, esattamente come un piede umano, che si adatta agli ostacoli e alla superficie. Un supporto con il quale potere anche passeggiare su prati e spiagge in totale sicurezza, e senza perdere l'equilibrio.

La soluzione all’avanguardia: un piede artificiale mai così simile a un piede normale

È stato presentato per la prima volta a Genova durante l'evento tecnico del G7 Salute dai ricercatori, che hanno lavorato al progetto. Caratteristica particolare di questo prototipo è la componente elastica, proprio come nella fascia plantare del piede umano. Può riprodurre quelle posizioni che ci consentono di compiere azioni quotidiane, per esempio salire o scendere le scale, oppure chinarsi per allacciare le scarpe. Altre attività meno frequenti, come la passeggiata sulla sabbia o su un prato, con questo prototipo si possono finalmente concretizzare. In questo modo, non solo non c'è una perdita di equilibrio, ma non è necessario neanche ricorrere a un cambio di protesi.

Una novità che non solo può aiutare tantissime persone in difficoltà, ma che si propone anche come soluzione all'avanguardia per i robot del futuro. Questa invenzione può sopportare fino a un peso di 100 chili, ed è resistente all'acqua. In questo modo, chi ne usufruisce può farsi un bagno tranquillamente e senza la paura di cadere, sopraffatti dalla corrente.

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L’evento in cui ha fatto la sua prima apparizione

L'invenzione ha fatto la sua apparizione a Genova, durante l'evento del GT Salute, ed è stata presentata al ministro della Salute, Orazio Schillaci. Uno dei ricercatori, Manuel G. Catalano ha raccontato di aver notato, insieme ai suoi colleghi, che le persone che utilizzavano protesi al piede camminavano in modo poco fluido. Questo perché era la stessa pianta del piede a essere rigida, e a non riuscire ad adattarsi ai cambi di inclinazione, neanche nel realizzare le azioni più semplici, come inginocchiarsi. I ricercatori hanno realizzato tale innovazione in collaborazione con il Centro E.

Qual è dunque la differenza con le vecchie protesi?

Il nuovo piede artificiale è ispirato all'anatomia del piede umano, e presenta una struttura  che si conforma alle diverse superfici e agli ostacoli. Il passo, quindi, è molto più naturale, e si riesce a rimanere in equilibrio anche su spazi complessi. Prontezza e sicurezza sono le nuove caratteristiche, dunque, che questa invenzione trasmette.