La montagna può essere frequentata da tutti? Anche dai disabili? Anche loro potranno domandarsi quest'anno se scegliere come mete estive il mare o la montagna? Sembra di sì. Grazie ad un ausilio tecnologico che permette anche a coloro che hanno una disabilità motoria di poter sciare sulle piste battute
Una montagna senza barriere. Sogno o realtà? A quanto pare si realizzerà, grazie al dual ski: uno speciale presidio costituito da una sedia in resina o carbonio che viene a sua volta agganciato agli attacchi degli sci. La sua flessibilità, consentirà a un tale sostegno, di inclinarsi al punto, da poter vivere l'emozione dello sciare sulla neve, anche per coloro che hanno difficoltà.
Tre persone con disabilità saliranno questa estate sulla vetta di una montagna italo-svizzera
Si tratta di un progetto che non solo vuole sensibilizzare la popolazione, ma anche superare i limiti di tutti. In questo modo, coloro che hanno delle disabilità motorie, vedranno concretizzarsi i loro desideri, anche più complessi. A buttarsi a capofitto in questa avventura per prima sarà un medico di Torino, Chiara Benevenuta, che partirà da Breuil-Cervinia in compagnia di cinque persone. Al presidente dell'associazione Disabili sportivi valdostani toccherà il 12 luglio, mentre il 27 dello stesso mese spetterà a una terza persona, che verrà scelta a breve. Dei professionisti spalleggeranno il tutto e si occuperanno della sicurezza, della salita con gli impianti fino al Piccolo Cervino e da quel punto partirà l'ascesa in cordata di una squadra formata da esperti di alta montagna. Tre persone con disabilità, quindi, saliranno questa estate sulla vetta italo-svizzera nel massiccio del Monte Rosa. Tutto ciò da realizzare nell'ambito del progetto "Alpinisti InSuperAbili...adrenalina inclusiva".
Il dual ski
Questa esperienza sarà resa possibile dal dual ski, un vero e proprio sussidio formato da una sedia in resina, montata su un meccanismo oscillante, che viene agganciato agli attacchi degli sci. Questo ausilio tecnologico permette di realizzare quella che noi chiamiamo inclusività, di superare gli ostacoli e di consentire a tutti di fare un'emozionante gita sulla neve, magari con il proprio partner o qualche amico e condividere così l'esperienza con loro. Ad aiutare in questo progetto ci saranno anche maestri da sci, guide alpine, il 118 e altri componenti che sono fondamentali. Tante persone a collaborare per un'iniziativa, che tende a non escludere nessuno e che permette a tutti di vivere l'esperienza della montagna.
L'importanza di certe iniziative
Cosa significa inclusività? Equivale a quando si "include" qualcuno in un'esperienza della vita, quando gliela si fa condurre. In questo caso, anche se in apparenza l'attività dello sciare non è per tutti, la si rende tale, perfino se si ha una disabilità motoria. Il valore di certe iniziative è dato proprio da questo: dalla possibilità di dare a tutti di partecipare.