Roma, turista fa il bagno nella fontana storica a Villa Pamphilj: lancia sassi a chi la riprende

Una turista straniera a Roma, a causa del caldo estivo, ha avuto la geniale idea di farsi un bagno nella monumentale Fontana del Cupido a Villa Phampilj con tanto di costume. Quando i membri dell'associazione a tutela del parco pubblico le hanno fatto notare di star trasgredendo la legge, la turista ha avuto una reazione incivile.

L'estate è finalmente arrivata e, come ogni anno, tantissimi turisti hanno cominciato a invadere la città eterna. Con l'estate è arrivato anche il caldo e, come siamo ormai soliti raccontare, ha preso il via anche la stagione dei bagni illegali nelle fontane storiche della Capitale. Da quella di Trevi a quella di Piazza della Repubblica, le fontane di Roma si trasformano in piscine per tuffi dove i turisti, i senza tetto e, a volte, anche i residenti locali si sentono in diritto di trovare sollievo dal caldo estivo.

La prima testimonianza a riguardo dell'estate 2024 ci arriva dall'Associazione per Villa Pamphilj che ha colto una turista nell'atto di farsi un bagno nella fontana del parco pubblico. Come si evince dalle immagini condivise su Facebook dall'Associazione che si occupa della tutela e della salvaguardia di Villa Pamphilj, la turista ha ben pensato di indossare anche un costume a pezzo unico per l'occasione.

Roma, turista fa il bagno nella fontana storica a Villa Pamphilj: lancia sassi a chi la riprende
Il post dell'Associazione per Villa Pamphilj condiviso su Facebook

La risposta della turista ai volontari: come finisce il bagno nella fontana a Villa Pamphilj

Secondo quanto riportato dall'Associazione, in un primo momento, nonostante la gentile richiesta dei volontari, la turista si è rifiutata di uscire dalla fontana. Anzi, ha addirittura lanciato un sasso di piccole dimensioni verso i volontari. Quindi, seccata, ha abbandonato la fontana storica, la cui costruzione risale al 1855 e che, al centro, ospitava una statua di Cupido di cui oggi sono visibili soltanto i piedi. L'Associazione, in seguito a questo increscioso avvenimento, ha evidenziato la necessità di maggiori controlli che devono essere più capillari e riguardare tutte le aree del terzo parco pubblico più grande di Roma.

Il pericolo, sottolineano i volontari, aumenta d'estate, quando il parco è più deserto, soprattutto nelle ore più calde della giornate, e i turisti credono di poter fare ciò che vogliono. Nei commenti al post, anche i frequentatori abituali del parco lamentano l'assenza di controlli. La speranza è che le forze dell'ordine, dopo la denuncia dell'associazione, prendano le dovute precauzione affinché fatti di tale gravità non si ripetano e la dignità del patrimonio artistico e monumentale della città eterna venga rispettata.