E' incredibile ciò che ha dovuto fare la cliente di un supermercato per non farsi applicare il supplemento di 40 centesimi per il pagamento con carta.
I piccoli commercianti ed esercenti che applicano sovrapprezzi quando il cliente vuole pagare con la carta o il bancomat, purtroppo, non fanno più notizia. Ma quando ad applicare questa tangente illegale è una grande catena di supermercati l'indignazione monta. Come ne caso di una signora che ha denunciato la sua disavventura sui social network. Il nome di questa catena di supermercato non lo possiamo divulgare, ma possiamo spiegarvi nel dettaglio cosa è successo a questa sfortunata cliente.
La signora è andata al supermercato per acquistare un singolo prodotto: dei porri per un costo totale di 2,50 euro. Dopo aver effettuato il pagamento con carta, però, la cliente del supermercato nota che le sono stati addebitati ben 2,90 euro. 40 centesimi in più rispetto al prezzo della verdura. La signora che ha attentamente controllato lo scontrino prima di uscire dal supermercato ha immediatamente chiesto spiegazioni alla cassiera. "Ha pagato 40 centesimi in più per il bancomat", ha spiegato la cassiera con tranquillità, come se fosse una cosa normale e lecita. La signora, inizialmente, non ha creduto alle sue orecchie, ma dopo essersi ripresa dallo choc, è corsa ai ripari.
Supplemento di 40 centesimi per la carta di credito: la scelta della cliente del supermercato
La signora sconvolta dalla situazione ha chiesto alla cassiera di annullare la transazione con la carta e, quindi, ha pagato con una banconota da 50 euro. In questo modo, non ha pagato l'ingiusto supplemento. Una mossa disperata per far valere un proprio diritto. Inutile dire che la signora è stata fin troppo buona. Infatti, avrebbe avuto tutto il diritto di denunciare l'accaduto alle autorità competenti che avrebbero provveduto a multare la catena di supermercati per il comportamento scorretto e illegale.
Non si possono far gravare le spese delle commissioni bancarie per i pagamenti con carta sulle spalle dei consumatori. Spese che, tra l'altro, non ammontano di sicuro al 15% del totale e che non gravano, poi, così tanto sul bilancio di un supermercato che guadagna migliaia di euro al giorno. Insomma, quanto accaduto a questa sfortunata cliente è veramente assurdo. Il supermercato in questione ha sicuramente perso una cliente. Ed è stato anche fortunato. Infatti, il prossimo cliente che verrà truffato in questo modo potrebbe reagire in maniera del tutto diversa, svelando l'illegalità di questi comportamenti e creando non pochi problemi ai proprietari del supermercato che dovranno rispondere del loro operato illegale davanti alla legge italiana.
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