Una studentessa ha raccontato sui social l'incredibile ritrovamento che ha fatto sotto al letto del suo coinquilino quando lui ha lasciato l'abitazione.
Quando eravamo studenti universitari ci siamo passati quasi tutti. Convivere con altri studenti sotto le stesse mura è un'esperienza quasi obbligata per molti italiani. Dopotutto, quando si studia all'università, non si percepisce un reddito che consente di pagare il canone di affitto di un'intera abitazione. Così, ci si ritrova a vivere con altre persone e, pian piano, ci si inizia a conoscere.
La convivenza richiede comprensione reciproca e tanta pazienza. Infatti, le persone hanno abitudini diverse che, in alcuni casi, possono andare in contrasto. Al contempo, però, possono nascere anche solide amicizie e, in alcuni casi, anche l'amore. Quando si convive, inoltre, ci sono delle attività comuni che fanno a turno tutti i coinquilini come pulire l'appartamento, buttare la spazzatura e tante altre piccole cose. Per quanto riguarda la propria stanza, invece, si ha piena libertà di scelta sul come e quando pulirla. E, in alcuni casi, come nella storia che vi stiamo per raccontare, questa libertà ha permesso a una coinquilina di fare un ritrovamento inquietante.
Il ritrovamento sotto al letto del coinquilino
Cosima ha raccontato la sua esperienza da brividi ha una pagina social dedicata proprio alla convivenza tra inquilini e a tutti gli imprevisti che ne derivano. La ragazza ha rivelato di aver fatto un ritrovamento assurdo sotto al letto del coinquilino una volta che il ragazzo ha lasciato la sua camera. La foto scattata da Cosima ha immortalato un chicco di pasta pieno di polvere e muffa. Chissà da quanto tempo si trovava sotto il letto. "È solo una minuscola parte di quello che ho ritrovato sotto il letto di uno dei miei ex coinquilini dopo il suo trasloco", ha rivelato Cosima.
L'immagine di quel chicco di pasta è davvero disgustosa e ha scaturito tanti commenti divertenti sul web. "Farfalle alla salmonella", ha commentato un utente. "Per risalire al periodo storico servirebbe una datazione al carbonio-14", ha scritto un altro riferendosi al metodo di datazione che si usa per i reperti archeologici. "Da esporre in un museo di arte moderna", ha commentato un altro. Scherzi a parte, questo inquietante ritrovamento rivela una carenza di igiene da non sottovalutare. Probabilmente, il coinquilino di Cosima non era particolarmente interessato a spazzare e mettere in ordine la sua stanza. E, forse, stato un bene per lei e per gli altri coinquilini che se ne sia andato.
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