E' reato guidare due settimane dopo aver fumato uno spinello? L'avvocato mette le cose in chiaro

L'avvocato Mattia Fontana ha spiegato se guidare 2 settimane dopo aver fumato uno spinello è reato: cosa dice il Nuovo Codice della Strada.

Il Nuovo Codice della Strada 2024 contiene tantissime novità per migliorare la sicurezza stradale. Attualmente le 18 nuove disposizioni, dopo essere state approvate dal Consiglio dei Ministri e dalla Camera, sono in fase di approvazione in Senato. Quindi, probabilmente, le nuove regole entreranno in vigore non prima dell'estate. Il nuovo codice della strada contiene norme che regolano l'utilizzo dei monopattini e delle biciclette elettriche, una stretta sull'uso dei cellulari mentre si è alla guida, regole per l'utilizzo equo degli autovelox e, anche, norme più stringenti per chi guida in stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica.

Proprio quest'ultimo punto ha attirato l'attenzione dell'avvocato Mattia Fontana che sui social condivide video in cui spiega ai cittadini le leggi e le norme del diritto. Uno dei suoi ultimi contenuti è dedicato proprio alla guida in stato di alterazione psicofisica e ai cambiamenti che verranno introdotti dal nuovo codice della strada. L'avvocato ha spiegato cosa rischia chi si mette alla guida anche 14 giorni dopo aver fumato uno spinello.

E' reato guidare due settimane dopo aver fumato uno spinello? L'avvocato mette le cose in chiaro
L'avvocato rivela cosa cambia con il nuovo codice della strada

Fumare un spinello e guidare 14 giorno: la spiegazione dell'avvocato

L'avvocato mette sin da subito in chiaro la grande novità: "In Italia sarà considerato reato mettersi alla guida due settimane dopo aver fumato una canna". La stretta, quindi, è evidente. Ma cosa cambia rispetto al passato? Mattia Fontana spiega che, secondo il codice della strada ancora in vigore, per la configurazione del reato lo stato di alterazione psicofisica dell'autista doveva essere dimostrato in base a degli accertamenti (esami del sangue e delle urine) o attraverso indicatori sintomatici (occhi rossi, difficoltà a parlare, difficoltà nel reagire e altri). "Questo perché le droghe permangono nel nostro organismo diversi giorni e non era necessario provare l'assunzione ma lo stato di alterazione psicofisica di chi si metteva alla guida", spiega l'avvocato.

Il nuovo codice della strada, invece, introduce un nuovo strumento per provare l'assunzione di sostanze stupefacenti: un semplice test salivare. "Pertanto non si dovrà provare lo stato di alterazione psicofisica ma la semplice assunzione", rivela l'avvocato. In questo senso, il test salivare può risultare positivo anche diversi giorni dopo l'assunzione e, quindi, essere sufficiente per la configurazione del reato. L'avvocato, nei commenti, rivela che, secondo lui, questa norma è incostituzionale. Tuttavia, alcuni utenti sembrano accoglierla con favore. "Drogarsi è una scelta non un bisogno: quindi giustissimo così anzi troppo dolce la legge", ha commentato un utente del web. E tu, cosa ne pensi?

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