Bollette, casalinga riceve maxi fattura da 5mila euro: "Tutta colpa di un guasto del contatore"

Una casalinga 60enne si è vista recapitare una bolletta dell'energia elettrica da 5.000 euro. L'addebito causato da un malfunzionamento del display del contatore. La donna ha ottenuto un rimborso dopo aver presentato reclamo.

Ha dell'assurdo la vicenda riguardante una casalinga 60enne, che si è vista recapitare una bolletta dell'energia da circa 5.000 euro. Il tutto per consumi mai effettuati. La storia, comunque, si è conclusa con un lieto fine, ovvero con l'annullamento della fattura.

L'errore si è verificato a causa del malfunzionamento del display del contatore elettronico. Proprio questo malfunzionamento, infatti, ha reso impossibile la lettura dei consumi. Per questo motivo, in assenza di dati accurati il fornitore ha emesso una bolletta stimando i consumi effettuati. Essendo una seconda casa disabitata, però, l'utenza era di fatto inattiva e la stima non rifletteva esattamente il profilo di consumo della cliente. Questo ha portato all'emissione della maxi fattura da quasi 5.000 euro, dovuta a una stima di consumi pari a 23.325 kWh in 8 mesi.

Maxi bolletta, così la donna è riuscita a ottenere il rimborso

Maxi bolletta dell'energia ricevuta da una casalinga
Maxi bolletta arrivata a una casalinga 60enne

La donna, preoccupata per la richiesta spropositata, si è rivolta a un'associazione di consumatori, Consumerismo. È così stata avviata un'analisi approfondita riguardante i consumi e l'eventuale errore. L'associazione si è occupata di avviare le contestazioni, con una procedura durata circa 4 mesi. Il gestore ha riconosciuto l'errore, ma non ha risolto il problema entro il termine massimo previsto per la conciliazione di 4 mesi. Per questo motivo l'associazione ha deciso di chiedere una rateizzazione della fattura, in modo da sospendere le azioni di recupero del credito e gli interessi di mora.

Il distributore ha accettato la rateizzazione, prevedendo una dilazione di pagamento in 24 rate. Contestualmente, l'associazione ha avviato un nuovo reclamo. Dopo due mesi, il gestore ha confermato la rettifica dei consumi e di conseguenza ha stornato gli importi contestati. È stata così emessa una nota di credito per l'importo richiesto in bolletta e sono state anche rimborsato le prime due rate del piano di rientro, le uniche due pagate fino a quel momento dalla cliente.

Errori del genere, purtroppo, non sono rari. È bene, quindi, controllare periodicamente il proprio contatore per verificare l'esistenza di eventuali malfunzionamenti. In caso di guasto è bene contattare tempestivamente il fornitore per provvedere alla sostituzione. Dopo la sostituzione, si procederà con la stima delle letture mancanti dovute al guasto del precedente contatore. Potrebbe, però, succedere che la stima sia in eccesso: in caso di stime "gonfiate", è bene rivolgersi a un'associazione per avere supporto nel contestare gli addebiti tramite reclamo. Generalmente, infatti, con un'analisi accurata delle letture si può ottenere un rimborso.

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