Il limite al prelievo di contanti al bancomat

"Prelievo al bancomat, in un solo caso scattano i controlli": l'avvocato fa chiarezza

Esiste un limite di prelievo di contanti oltre il quale scattano i contanti? L'avvocato Angelo Greco fa chiarezza rispondendo alla domanda con un video.

Poter effettuare pagamenti, sia online che nei negozi fisici, utilizzando una carta di credito, di debito o prepagata è senza dubbio una gran comodità. Queste operazioni, infatti, ci evitano il fastidio di doverci recare in banca per effettuare dei prelievi o di dover andare in giro con soldi contanti. Di tanto in tanto, però, potrebbe rivelarsi necessario proprio prelevare denaro al bancomat. C'è una domanda che in tanti si pongono ma di cui pochi conoscono la risposta reale.

"Quanti soldi si possono prelevare dal conto corrente, in contanti, senza che il fisco faccia dei controlli?". È questa la domanda a cui Angelo Greco, avvocato, ha risposto in un video pubblicato su TikTok. La risposta a questa domanda, in realtà, è molto semplice: non c'è un limite. Contrariamente a quanto si crede, infatti, il fisco effettua controlli solo sui versamenti in contanti sul conto corrente, non sui prelievi. A meno che il conto corrente non sia intestato a un'impresa: in quel caso, infatti, esistono dei limiti oltre i quali scattano i dovuti controlli da parte del fisco. Per il semplice cittadino, dunque, un limite non esiste: è possibile prelevare anche grosse cifre. Esiste, però, una soglia da tenere in considerazione.

@angelogrecoofficial

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♬ suono originale - Angelo Greco

Prelievo di contanti, in un caso scattano i controlli

Qual è il limite al prelievo di contanti
Limite al prelievo di contanti, l'avvocato fa chiarezza. Fonte: TikTok

Appurato che non esistono limiti di prelievo di denaro in contante dal conto corrente, bisogna sapere che in realtà una sorta di verifica può scattare comunque. Questa avviene quando si supera la soglia di prelievo di 10.000 euro nell'arco dello stesso mese. Questo vale anche se la somma si preleva in più volte. In questo caso, comunque, non scattano i controlli dell'Agenzia delle Entrate: è la banca, una volta superato tale importo, ad avere la possibilità di chiedere al correntista quale uso debba fare di quel denaro.

La richiesta della banca, che può scattare una volta superata la soglia limite di prelievo di 10mila euro nell'arco di un singolo mese, come ricorda l'avvocato Angelo Greco, non ha in realtà lo scopo di controllo ai fini fiscali. Si tratta, infatti, di una verifica per accertare eventuali reati o operazioni sospette. Ricordiamo, infine, che anche non esistendo limiti di prelievo oltre il quale scattano i controlli del fisco, esistono in realtà dei limiti imposti dalla stessa banca. Si tratta di limiti di prelievo, solitamente giornalieri, settimanali e mensili, oltre i quali non è più possibile effettuare prelievi in un determinato lasso di tempo. Tali limiti sono specificati all'interno del contratto sottoscritto all'apertura del conto corrente.