L'avvocato Massimiliano Dona, esperto in tutela dei consumatori, ha spiegato se si può ricevere il rimborso per il treno cancellato in caso di sciopero.
In Italia, tantissime persone ogni giorno viaggiano in treno per i più disparati motivi: lavoro, turismo o svago. La rete ferroviaria italiana è molto sviluppata seppur colpita dal cronico problema dei ritardi. A volte, i treni arrivano anche con oltre 100 minuti di ritardo sulla tabella di marcia. Altre volte, invece, i treni vengono addirittura cancellati. Un guasto sulla linea ferroviaria o un danno al treno stesso possono causare il cancellamento della corsa.
In altri casi, invece, il treno viene cancellato a causa dello sciopero dei lavoratori del settore ferroviario. Inutile dire che i disagi arrecati ai passeggeri in caso di cancellazione del treno sono enormi. I passeggeri, però, possono chiedere un rimborso alla società ferroviaria. Ma ciò è valido anche in caso di sciopero? A fare chiarezza su questo punto ci ha pensato Massimiliano Dona, avvocato specializzato in tutela dei consumatori e Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
Treno cancellato a causa di sciopero: avvocato fa chiarezza sul rimborso
L'avvocato spiega che è possibile ottenere il rimborso in caso di sciopero a patto che a scioperare siano proprio i dipendenti della compagnia ferroviaria. Nel caso in cui il treno non possa circolare a causa dello sciopero dei lavoratori di un altro settore, ai passeggeri non spetta il rimborso in quanto si tratta di una circostanza straordinaria. Ma in cosa consiste il rimborso? L'avvocato spiega le alternative sono due: rimborso del costo del biglietto o riprenotazione a carico della compagnia. Inoltre, è possibile anche avere assistenza in cibo e bevande. In caso di riprenotazione, l'azienda stessa può suggerire di raggiungere la destinazione con un altro servizio di trasporti, rimborsando le spese.
Se l'azienda non da questo tipo di indicazione entro 100 minuti dalla partenza prevista del treno cancellato, puoi comunque procedere a trovare soluzioni alternative e ottenere il rimborso delle spese dalla compagnia. Inoltre, spiega l'avvocato, potresti anche avere accesso a un risarcimento del 25% del prezzo del biglietto, se il ritardo è compreso tra 1 e 2 ore, e del 50%, se il ritardo è superiore alle 2 ore. Tuttavia, non si può usufruire del diritto al risarcimento se si opta per il rimborso del biglietto ma solo in caso di riprenotazione. Questo è tutto quello che c'è da sapere quando il proprio treno viene cancellato e ci si trova in una situazione di disagio.
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