"Il diario non serve a niente", il professore risponde allo studente e gli da una lezione di vita

"Il diario non serve a niente", il professore risponde allo studente e gli da una lezione di vita

Il professore di fisica Vincenzo Schettini ha risposto a uno studente che gli ha fatto notare l'inutilità del diario nella scuola moderna, dandogli una lezione di vita.

Il progresso tecnologico sta trasformando radicalmente il mondo della scuola. Ormai, anche gli studenti e i professori stanno progressivamente dicendo addio alla carta. Tablet, computer e lavagne elettroniche sono ormai la normalità nelle scuole italiane. Negli ultimi anni, per esempio, si è affermato il registro elettronico che ha definitivamente rimpiazzato quello cartaceo.

In questo modo, i genitori possono controllare in diretta l'andamento scolastico dei propri figli e per i ragazzi marinare la scuola è diventato molto più difficile. Il progresso tecnologico ha anche molti aspetti positivi. L'utilizzo consapevole di Internet, per esempio, può rendere l'esperienza di studio molto più efficiente e coinvolgente. In ogni caso, guardare a questa scuola moderna e tecnologica suscita delle opinioni contrastanti. E il professore di fisica Vincenzo Schettini, famoso in tutta Italia per i suoi video virali, ha fatto un  importante discorso agli studenti su un altro oggetto che le generazioni moderne prese dal progresso tecnologico stanno dimenticando: il diario.

"Il diario non serve a niente", il professore risponde allo studente e gli da una lezione di vita
Vincenzo Schettini parla dell'importanza del diario

Diario a scuola: il discorso del professore allo studente

Il professore di fisica è rimasto stupito in classe durante una lezione quando ha scoperto che la maggior parte degli studenti non usa più il diario e ha ricordato i tempi di quando lui andava a scuola. "Il diario cartaceo è una cosa meravigliosa: io quando ero ragazzo facevo disegni, i miei compagni di classe scarabocchiavano", spiega il professore. Vincenzo Schettini, poi, rivela che, a differenza dei libri che vengono dimenticati quando finisce la scuola, il diario resta. "Io ho i diari conservati: quando li apro vedo un pezzo di me quando era adolescente", racconta il professore.

Il diario cartaceo, inoltre, permetteva al professore di avere il piano di lavoro da seguire. "Nella vita una cosa che ho capito essere importantissima è l'organizzazione", rivela il professore Vincenzo Schettini ai ragazzi. Quindi, il diario è un modo fondamentale per ricordarsi i compiti da svolgere. Tuttavia, il professore accetta anche l'utilizzo dei diari elettronici, anche se il fascino di quelli cartacei è irresistibile. In molti nei commenti hanno espresso la loro opinione sul diario cartaceo. "Il diario è una capsula del tempo", ha scritto un utente. "Il diario era più importante dei libri. Il mezzo di socializzazione più in voga dei nostri tempi, più era decorato più era conteso per lasciarci sopra un messaggio", ha notato con nostalgia un altro utente del web. "Ho passato i 50 e conservo gelosamente ancora oggi tutti e 5 i diari delle superiori, sono ricordi meravigliosi", ha commentato una signora. E tu, conservi ancora i diari di quando eri a scuola?

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