L'avvocato Massimiliano Dona, specializzato in tutela dei consumatori, ha spiegato cosa prevede la legge in merito al pagare un servizio con le monetine da 5 centesimi.
In un mondo sempre più tecnologico, i pagamenti in contanti stanno diventando sempre più rari. Eppure, ci sono ancora tante persone in Italia che per i più disparati motivi scelgono di pagare un acquisto con monete e banconote. Come per esempio un signore di Bari che, dopo aver consumato al bar, voleva pagare il conto con le monetine da 5 centesimi. Un gesto apparentemente innocuo che, però, non è piaciuto al titolare del bar che ha addirittura accoltellato il cliente.
Questa notizia di cronaca ha scosso il Paese intero per la sua gravità e assurdità. Come si può accoltellare un cliente perché vuole pagare il conto con le monetine? Il titolare del bar è stato prontamente arrestato dalle forze dell'ordine e rischia una condanna per tentato omicidio. La vittima dell'aggressione, invece, ha riportato lesioni gravi ed è stata trasportata in ospedale per le cure. Questa tragica notizia ha spinto Massimiliano Dona, avvocato specializzato in tutela dei consumatori nonché Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, a fare chiarezza su cosa dice la legge in merito al pagamento con le monetine da 5 centesimi.
Quando si può pagare con le monetine da 5 centesimi
In un video pubblicato sui social, Massimiliano Dona ha spiegato che il cliente ha tutto il diritto di pagare con le monetine da 5 centesimi e anche con quelle da 1 e 2 centesimi. Tuttavia, la legge prevede che il pagamento con i 'ramini' può essere accettato dall'esercente solo se il numero di monete metalliche non è superiore a 50. Quindi, usando solo monetine da 5 centesimi, possiamo pagare un importo massimo di 2,50 euro. Nel caso delle monetine da 1 centesimo, invece, possiamo pagare massimo 50 centesimi e appena 1 euro con le monetine da 2 centesimi. Ovviamente, possiamo anche scegliere di pagare con monete diverse, l'importante è che il numero non superi mai il tetto massimo di 50.
Questa regola, spiega l'avvocato, è previsto dall'articolo 11 del Regolamento (CE) N° 974-98. La legge prevede anche un'eccezione. Infatti, il limite massimo di monete accettabili non vale per l'autorità emittente. In Italia le monetine vengono prodotte dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e distribuite dalla Banca d'Italia. Quindi, se andiamo in una delle filiali di questa banca, possiamo, per esempio, cambiare un numero illimitato di monetine in banconote. Questo è ciò che prevede la legge per quanto riguarda il pagamento con monetine da 1, 2 e 5 centesimi. La situazione è chiara e non lascia spazio e dubbi. L'augurio è che casi gravissimi come quello di Bari non si ripetano in futuro.
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