Il cliente di un supermercato ha denunciato in video la truffa della pasta 100% italiana: cosa c'è scritto sull'etichetta della confezione.
In un mondo dove l'origine dei prodotti alimentari è diventata un criterio di scelta sempre più determinante per i consumatori, la dicitura "100% italiano" suona come una promessa di qualità, tradizione e autenticità. La pasta, ambasciatrice della cultura culinaria italiana nel mondo, si trova al centro di questa tematica, con i consumatori che cercano con passione prodotti che siano non solo deliziosi, ma anche veri rappresentanti del made in Italy. Ma cosa accade quando questa promessa viene messa in discussione?
Un video diventato virale mostra un consumatore che, con occhio critico e smartphone alla mano, svela un contrasto sorprendente: un cartellino in supermercato proclama orgogliosamente "pasta 100% italiana", ma l'etichetta sulla confezione racconta una storia diversa. Questo momento di verità apre un vaso di Pandora su pratiche di marketing, aspettative dei consumatori e la ricerca dell'autenticità in un mercato globale. I rivenditori, consapevoli del potere evocativo dell'"italianità", spesso sfruttano false diciture per attrarre una clientela alla ricerca di prodotti autentici e di qualità superiore, disposta a pagare un premio per assaporare un pezzo d'Italia. Tuttavia, quando la realtà dell'etichetta smentisce la narrazione del cartellino, si sollevano questioni importanti sulla trasparenza, sull'etica dei marchi e sull'integrità del settore alimentare.
Pasta 100% italiana, la verità sull'etichetta
Il video in questione è stato condiviso su Facebook da Domenico. "Un classico esempio di come i consumatori vengono TRUFFATI!", scrive Domenico con rabbia. Ma cosa è successo? Il cliente del supermercato ha notato una discrepanza tra il cartellino sullo scaffale e l'etichetta sulla confezione. Mentre la pasta viene spacciata per 100% italiana, l'etichetta smentisce questa affermazione. Infatti, di fianco alla dicitura 'paese di provenienza del grano' è scritto 'UE e non UE'. Ciò vuol dire che il grano con cui è stata stata prodotta la pasta non è italiano. Bensì proviene da altri paesi dell'Unione Europea e anche da paesi che non fanno parte dell'Unione Europea.
In Italia, come specifica l'etichetta, è avvenuto solo il processo di molitura: ovvero, la trasformazione del grano in semola per produrre la pasta. Probabilmente, basta che questo processo sia avvenuto in Italia per poter definire da un punto di vista legale il prodotto italiano. Anche se in realtà le cose non stanno così. Insomma, tutto fa pensare che il supermercato in questione, di cui non possiamo fare il nome per motivi di privacy, abbia forzato un po' la mano, definendo questo pacco di pasta 100% italiano. Tutto fa pensare che si tratti solo di una pratica per attirare più consumatori affezionati ai prodotti nostrani. E voi, controllate sempre le etichette dei prodotti con attenzione oppure no?