Ospite a Otto e Mezzo, Giuseppe Cacciari ha spiegato perché in Italia il problema della sicurezza sul lavoro continua a persistere.
La notizia dell'ennesima strage sul lavoro avvenuta ieri a Firenze ha sconvolto l'Italia intera. Il crollo di un traliccio nel cantiere del supermercato Esselunga nell'area dell'ex Panificio Militare ha causato la morte di 5 operai e il ferimento di altri 3. Tutt'ora i vigili del fuoco scavano sotto le macerie alla ricerca del corpo dell'ultimo operaio disperso. Non sono ancora chiare le cause dell'incidente ma il problema è sempre lo stesso. La mancanza di formazione e la sicurezza insufficiente degli operai nei cantieri e sui luoghi di lavoro.
Una questione quantomai attuale e irrisolta che, ogni anno, causa decine di morti sul lavoro. Vite spezzate e famiglie distrutte. La colpa? Essere andati a lavoro a fare il proprio dovere per guadagnarsi lo stipendio. A Otto e Mezzo, il programma di approfondimento condotto da Lilli Gruber, si è parlato proprio di questo. A trattare l'argomento ha iniziato la giornalista di Libero Brunella Bolloli che ha spiegato cosa ha fatto il Governo Meloni per contrastare il fenomeno delle stragi sul lavoro.
Sicurezza sul lavoro: la stoccata di Giuseppe Cacciari
A un certo punto, la giornalista ha spiegato che la sicurezza sul lavoro deve partire dai lavoratori stessi che spesso non seguono le normative. Poi, ha precisato anche la morte di ogni singolo lavoratore è sacra. Quindi, nella discussione è intervenuto il filosofo e politico Giuseppe Cacciari. "Il problema è generale non riguarda questo o quell'altro Governo, sono anni e anni che succedono queste tragedie", spiega l'opinionista. "Non ci può essere sicurezza sul lavoro, se l'obiettivo primario è la diminuzione del costo del lavoro, questa è la semplicissima regola", spiega Cacciari.
Quindi, il filosofo ha anche argomentato questa affermazione: "Perché nel costo del lavoro c'è la sicurezza, ci sono i controlli, c'è una direzione efficace, c'è un buon stipendio, c'è formazione". Il tema sollevato da Giuseppe Cacciari è centrale. Infatti, in un mondo del lavoro al ribasso, la sicurezza e la formazione passano in secondo piano. Purtroppo, l'obiettivo è molto spesso quello di abbattere il costo del lavoro per guadagnare il più possibile. Questo modo di ragionare e agire, però, farà sì che tragedie come quella di Firenze continueranno a ripetersi. E' necessario quindi un cambio di marcia. Bisogna mettere il lavoratore al centro e tutelarne tutti i diritti per fare in modo che tragedie del genere smettano. E voi, siete d'accordo con il ragionamento del prof. Cacciari oppure no?
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