La cliente di un supermercato ha denunciato all'Unione Nazionale Consumatori l'inaspettata risposta della commessa alla richiesta di pagare la spesa con monete da 1 o 2 centesimi.
All'interno di un supermercato italiano, si è consumata una scena che riflette i cambiamenti in atto nel panorama monetario del paese. Una cliente, alla cassa, decide di pagare il proprio acquisto utilizzando delle monete da 1 e 2 centesimi. Una scelta, questa, che porta a una risposta inaspettata da parte della cassiera, sollevando interrogativi non solo sulla pratica del pagamento in contanti, ma anche sul valore e sull'uso delle piccole denominazioni monetarie in Italia.
Negli ultimi anni, le monete da 1 e 2 centesimi stanno progressivamente entrando in disuso. La loro produzione e circolazione, infatti, sono state oggetto di dibattiti, con argomentazioni che spaziano dal costo della produzione, superiore al loro valore nominale, alla praticità d'uso nel quotidiano. In Italia, come in altri paesi dell'eurozona, questa situazione ha portato a riflessioni su come gestire le transazioni che richiedono queste monete, spingendo alcune attività commerciali a trovare soluzioni creative. Dopotutto, le monete da 1 o 2 centesimi possono essere ancora utilizzate per i pagamenti. Oppure no? Scopriamolo insieme.
Paga la spesa con monete da 1 e 2 centesimi: l'inaspettata risposta della commessa del supermercato
Simona, questo è il nome della protagonista di questa storia, ha denunciato sul sito dell'Unione Nazionale Consumatori la disavventura che le è capitata in un supermercato italiano. Giunta alla cassa, la consumatrice ha dato alla cassiera, tra le varie banconote, 2 monete da 2 centesimi e una moneta da un centesimo. La risposta della cassiera è stata inaspettata: "Mi dispiace, non siamo autorizzati ad accettare queste monete". "Ma è legale tutto ciò?", ha chiesto la consumatrice nel suo reclamo. In questo caso, la risposta è tutt'altro che inaspettata. Infatti, non c'è nulla che proibisce ai consumatori di pagare gli acquisti con monetine da 1 o 2 centesimi. E' il supermercato a stare dalla parte del torto.
La legge parla chiaro. Dal 1° gennaio 2018 è sospeso il conio delle monete metalliche in euro dal valore di 1 o 2 centesimi ma l'utilizzo delle monetine in circolazione non è vietato. Simona ha fatto bene a rivolgersi all'associazione a tutela dei consumatori perché un suo diritto è stato violato. Probabilmente, non è neanche colpa della cassiera che ha solo obbedito alle disposizioni aziendali. Fatto sta che quanto accaduto nel supermercato è sbagliato e illegale e la dipendente avrebbe dovuto accettare senza problemi le monetine da 1 o 2 centesimi. E a voi, è mai capitata una situazione del genere? Continuate a usare le monetine da 1 o 2 centesimi per pagare oppure no?
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