4 Ristoranti ad Ascoli, il ristorante non ha il menù: Alessandro Borghese resta a bocca aperta

Nella puntata di 4 Ristoranti ad Ascoli Piceno, uno nei dei ristoranti in gara non ha il menù e lascia Alessandro Borghese e gli altri ristoratori senza parole. 

Per la 4° puntata della 9° stagione di 4 Ristoranti, Alessandro Borghese ha fatto tappa nella Marche. Più precisamente, ad Ascoli Piceno, una città dalla storia millenaria e dalle profonde radici culinarie. Alessandro Borghese è arrivato ad Ascoli Piceno con un obiettivo particolare: trovare il miglior ristorante moderno della città. Quindi, i ristorati in gara si sono sfidati nel proporre una versione innovativa dei piatti tipi della tradizione culinaria ascolana.

Lo special, ovviamente, è il fritto misto ascolano, che comprende non solo sua maestà l'oliva ascolana, ma anche verdure, cotoletta d'agnello e la tipica crema, ovviamente fritti. Oltre allo special, le altre categorie in gara, come sempre, sono location, menù, servizio e conto. Nel complesso, la sfida è stata più corretta di quella che abbiamo visto in Calabria la scorsa puntata. I ristoratori, alcuni dei quali si conoscevano già prima della sfida, hanno dato voti non troppo bassi e hanno dimostrato di saper apprezzare i punti di forza dei loro sfidanti. Tuttavia, come qualsiasi puntata di 4 Ristoranti che si rispetti, non sono mancati i colpi di scena.

4 Ristoranti ad Ascoli, il ristoratore non ha il menù: Alessandro Borghese resta a bocca aperta
Le olive all'ascolana sono il piatto più famosa della tradizione culinaria locale

Il ristoratore di Ascoli non offre il menù e lascia Alessandro Borghese e tutti i concorrenti di 4 Ristoranti a bocca aperta

Già nel primo ristorante che visitano Alessandro Borghese e i ristoratori, infatti, succede una cosa incredibile che non si vede molto spesso a 4 Ristoranti. Sui tavoli, infatti, non è presente il menù. Stefano, il proprietario, è stato molto chiaro fin dall'inizio riguardo questa scelta: "Nel mio ristorante il menù è a sorpresa, lo decidiamo noi perché, comunque, quando tu vai a casa di qualcuno non è che ordini, mangi quello che c'è".

Alessandro Borghese è, ovviamente, al corrente di questa particolarità. I ristoratori, invece, lo scoprono durante l'ordinazione. "Allora, l'antipasto lo decidiamo noi, quindi portiamo direttamente le nostre portate che abbiamo già preparato", esordisce Stefano che specifica che le portate saranno 6-8. Alessandro Borghese lo guarda a bocca aperta. Forse, la quantità di portate è eccessiva. "Poi, dopo lo special vi chiederò se mangiare un primo e un secondo", continua il proprietario del ristorante. "Tutto il menù è comprensivo di una bottiglia di vino a 45 euro a persona", conclude Stefano.

I ristoratori non hanno apprezzato questa formula e la hanno criticata fortemente, definendola "caotica" poiché vengono date "tante informazioni contemporaneamente a cui è difficile star dietro". "Avete capito il format del ristorante?", chiede Alessandro ai ristoratori quando Stefano si allontana. "Non si capisce niente, è una formula incasinata", risponde uno, scaturendo le rise degli altri commensali. In generale, tutti i ristorati in gara hanno bocciato il format, poiché non da la possibilità di scegliere e, quindi, a tavola potrebbe arrivare qualcosa che non piace. "Puoi proporre un percorso, ma posso anche decidere di non farlo", spiega una ristoratrice. Nonostante le critiche, tutti i ristoratori in gara, comunque, hanno apprezzato la cucina del ristorante di Stefano che, al termine della puntata, si è classificato al secondo posto.

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