Yana Maleyko, picchiata e rinchiusa in un trolley: al via il processo all'assassino, ipotesi ergastolo

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Giulia Cecchettin come Yana Malayko: due ventenni ammazzate dagli ex fidanzati. Oggi al via il processo per l'omicidio di Yana

È iniziato oggi il processo per l'omicidio di Yana Malayko, giovane donna di 23 anni uccisa lo scorso 20 gennaio a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. L'imputato per la morte della donna è Dumitru Stratan, 34enne di origini moldave che ha confessato il delitto. Si è svolta oggi l'udienza preliminare, con Stratan che rischia l'ergastolo. Oltre all'accusa di omicidio volontario, pesano su di lui le aggravanti della premeditazione, del legame sentimentale, e dell'eccesso di violenza

La differenza fisica tra l'aggressore e la vittima era, infatti, notevole: Yana era una ragazza minuta, e questo aspetto dell'omicidio pesa. La 22enne è morta per asfissia meccanica, dopo essere stata rinchiusa all'interno di una valigia ricoperta di cellophane. La giovane è stata aggredita con una spranga, picchiata con violenza dall'ex fidanzato, che le aveva teso una trappola per ucciderla. Motivo per il quale, l'aggravante della premeditazione sembrerebbe difficile da far cadere. Yana e il suo assassino avevano una relazione sentimentale, ma quando lei è ha posto fine al rapporto, cominciandone uno nuovo, è iniziata la persecuzione di Dumitru.

La trappola tesa a Yana Maleyko

L'assassino, per attirarla in quella che sembra essere stato una vera e propria trappola, un agguato, la sera del delitto l’ha tempestata di telefonate, dicendole che il cagnolino che avevano avuto in comune, stava male. Peoccupata per la salute dell'animale, Yana era corsa a casa del suo ex fidanzato, andando incontro alla morte. Il killer si è poi sbarazzato del corpo della povera giovane, lasciandola in una strada di campagna, ai confini con Lonato del Garda (Brescia). 

Le ricerche della giovane erano durate circa dieci giorni: la speranza di ritrovarla viva, e poi l’orribile scoperta del cadavere. Yana Maleyko come Giulia Cecchettin, uccisa a 22 anni dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta, che ha lasciato il suo cadavere nei pressi del Lago di Barcis.

Le parole del papà di Yana a Gino Cecchettin 

Oleksandr Malayko, papà di Yana Maleyko, ha espresso in questi giorni le sue condoglianze alla famiglia di Giulia Cecchettin. A loro va "il mio sincero sostegno, tutto il calore del mio cuore. Spero che, come accaduto anche a me, tante persone daranno alla famiglia di Giulia la forza per andare avanti. Il coraggio per trovare giustizia per le nostre figlie. Purtroppo è vero, sono due casi molto simili, sono quasi uguali. Mi porto un dolore insopportabile a sapere che un altro padre, di nuovo, deve sentire quello che ogni giorno sento io. Mi dispiace tanto". Parole accorate da un padre distrutto a un altro, nella sua stessa, agghiacciante situazione.

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Oleksandr Maleyko, papà di Yana, intervistato questa mattina a Storie Italiane su Rai 1

 

"Questa guerra, questa epidemia in Italia dovrebbe essere finita", dice Oleksandr, in riferimento all'emergenza femminicidi in Italia.

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