Giulia Cecchettin accoltellata a 150 metri da casa: Turetta "può uccidere ancora"

Giulia Cecchettin turetta

Giulia Cecchettin, Turetta l'ha accoltellata a pochi metri da casa. L'Italia si mobilita dopo l'omicidio della 22enne di Vigonovo. Eventi in centinaia di scuole di tutto il Paese. I dettagli dalle carte del Gip di Venezia

Un delitto che ha sconvolto il Paese intero, quello di Giulia Cecchettin, 22enne di Vigonovo, Veneto. La giovane è stata uccisa dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta, anche lui 22enne. Il giovane è accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. Si trova in stato di fermo in Germania, dovbe domenica è stato fermato dalla polizia tedesca. Mentre si attende l'estradizione del killer, riuscito a fuggire fino a 150 km dalla città di Lipsia, l'Italia si mobilita in ricordo di Giulia.

Con il sostegno della sorella, Elena Cecchettin, divenuta in questi giorni un vero e proprio simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, in tantissime scuole, licei ed università del Paese oggi, e nei prossimi giorni, si terranno eventi, comizi, assemblee in ricordo di Giulia. Un'occasione, tragica, ma pur sempre un'occasione per tornare a parlare di violenza sulle donne, soprattutto in vista dell'appuntamento del prossimo sabato, 25 novembre, in cui si celebrerà la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.

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Giulia Cecchettin

 

Il Gip di Venezia sull'omicidio di Giulia Cecchettin: Turetta capace di "inaudita gravità e manifesta disumanità"

Intanto emergono in queste ore i dettagli dell'ordinanza del Gip, Benedetta Vitolo. Gli inquirenti stanno ricostruendo una prima sommaria dinamica dell'omicidio, ma sarà l'apporto del killer a chiarire tutte le fasi dell'efferato delitto. La ragazza sarebbe stata accoltellata a pochi metri da casa sua: 150 metri dalla sua abitazione, il luogo in cui Turetta l'avrebbe accoltellata per la prima volta.

Erano le 23:15 di sabato sera, poco dopo l'incontro dei due sotto casa di lei. Dopodiché, dopo averla immobilizzarta, forse utilizzando del nostro adesivo, Turetta l'avrebbe spinta in auto, fino alla zona industriale di Fossò, dove l'avrebbe nuovamente aggredita. La giovane tentava la fuga, ma il killer l'avrebbe finita lì. Per poi liberarsi del corpo nei pressi del Lago di Barcis. La povera Giulia sarebbe morta dissanguata, per le ferite profonde inferte dal suo assassino.

Il Gip di Venezia, nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Turetta, parla di "inaudita gravità e manifesta disumanità". Nel processo che seguirà, bisognerà chiarire se vi sia o meno stata premeditazione. Al momento, l'arma del delitto non è ancora stata trovata. Per l'arrivo del 22enne in Italia ci sarà bisogno di diversi giorni. Turetta, scrive il Gip, è pericoloso: "Può uccidere altre donne".

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