Questione palestinese, l'affondo di Carlo Calenda: "Questo è stato uno degli errori più gravi di Israele"

Questione palestinese, l'affondo di Carlo Calenda: "Questo è stato uno degli errori più gravi di Israele"

Il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite a Stasera Italia, ha commentato negativamente la politica di Israele nei confronti della questione palestinese.

La guerra tra Israele e Hamas ha generato duri dibattiti sia all'interno dell'opinione pubblica israeliana che di quella internazionale. Anche in Italia, in questo primo mese di guerra, molti politici, giornalisti e opinionisti hanno espresso opinioni contrastanti sulle politiche di Israele. Da questo punto di vista, quella del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è una figura divisiva. Ben visto dagli ambienti di centrodestra, il premier israeliano è stato più volte attaccato dal centrosinistra.

Nella scorsa puntata di Stasera Italia dedicata al primo mese di guerra tra Israele e Hamas, anche Carlo Calenda, il leader di Azione, ha espresso le sue opinioni sul conflitto. Innanzitutto, il politico ha messo subito le cosa in chiaro: "Bisogna essere coerenti, quando si dice il diritto di Israele di difendersi vuol dire il diritto di Israele di sconfiggere militarmente Hamas che è un'organizzazione terroristica che tiene in ostaggio i palestinesi". Per motivare questa affermazione, il leader di Azione ha spiegato che "se noi avessimo avuto 1400 morti civili italiani, noi non staremmo discutendo su cosa fare".

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Benjamin Netanyahu è stato eletto primo ministro di Israele per la terza volta il 29 dicembre 2022

Carlo Calenda boccia le politiche di Israele nei confronti della questione palestinese

Dopo aver fatto questo preambolo, Carlo Calenda ha anche criticato Israele per il modo in cui ha trattato la questione palestinese nell'ultimo periodo. Infatti, il conflitto israelo-palestinese non inizia il 7 ottobre scorso con l'attentato terroristico di Hamas contro Israele, bensì affonda le sue radici ad almeno più 100 anni fa. "Negli ultimi 15 anni, uno dei gravissimi errori di Israele provocato dal fatto che erano totalmente poco credibili le controparti palestinesi è stato quello di pensare che c'è una soluzione nella quale tu metti da parte il problema palestinese e il problema palestinese non torna", ha spiegato Carlo Calenda.

Secondo il leader di Azione, "questa cosa qua è l'insegnamento di quanto accaduto" e "il problema della sicurezza di Israele non risolve con una cinta di mura". Carlo Calenda, quindi, ha accusato i governi israeliani che si sono susseguiti negli ultimi anni di aver ignorato la questione palestinese e, facendo ciò, spianato il terreno a quanto accaduto il 7 ottobre scorso. Da questo punto di vista, la maggior parte degli attori internazionali, tra cui anche le Nazioni Unite, spingono affinché si formalizzi da un punto di vista giuridico, amministrativo e legale la soluzione dei due popoli, due stati. Secondo questo principio, il territorio di quello che un tempo era lo Stato di Palestina, deve essere diviso tra lo Stato di Israele e un nuovo Stato palestinese. Tuttavia, finora, le parti interessate non sono riuscite ad arrivare a un accordo di pace che chiuda definitivamente la questione.

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