Il sondaggio condotto da Alessandra Ghisleri per In Onda mostra un'Italia spaccata a metà sul premierato elettivo: ecco cosa pensano gli italiani della riforma costituzionale.
In queste ultime settimane, uno dei temi più discussi dall'opinione pubblica italiana è stata la riforma costituzionale che dovrebbe prevedere l'introduzione in Italia dell'elezione diretta del Presidente del Consiglio da parte dei cittadini. Venerdì scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge della riforma costituzionale che, ora, dovrà essere discusso e votato dal Parlamento. Nel caso in cui la riforma non venisse approvata dai 2/3 terzi di entrambe le Camere, allora la decisione finale spetterebbe ai cittadini italiani tramite un referendum. Quindi, mai come in questo caso, è interessante vedere cosa pensano gli italiani della riforma.
Innanzitutto, Alessandra Ghisleri, per il sondaggio commissionato da In Onda, il programma di attualità di La7, ha chiesto agli italiani se approvano o meno la riforma. Le risposte degli intervistati mostrano un'Italia divisa a metà. Infatti, il 45,3% degli italiani è a favore ella riforma costituzionale, mentre il 43,1% è contrario. L'11,6% degli italiani, invece, non è stato in grado di rispondere alla domanda.

Fotne: La7
Gli altri quesiti del sondaggio sul premierato elettivo
L'istituto demoscopico, poi, ha chiesto agli italiani quali aspetti della riforma costituzionale piacciono e quali no. Più di 1/3 degli intervistati (26,2%) ha apprezzato che con il premierato elettivo i cittadini possano scegliere direttamente il Presidente del Consiglio. Il 10% degli intervistati, invece, ritiene che la riforma darebbe stabilità al Governo. Circa il 9%, invece, è soddisfatto ma ritiene che il disegno di legge debba essere corretto. Tra gli aspetti bocciati, secondo il 16,8% degli intervistati, la riforma costituzionale limita i poteri del Presidente della Repubblica, al quale attualmente spetta la nomina del premier, e del Parlamento. Il 13,5% degli intervistati, invece, ha bocciato il premierato elettivo perché si discosta dalla Costituzione. Il 12,6% degli italiani la ritiene addirittura pericolosa.
Agli intervistati è stato poi chiesto se la riforma costituzionale fosse essenziale e importante in questo momento storico. Secondo circa 1/4 degli italiani, la riforma non è urgente e serve a distogliere l'attenzione da altri problemi. Un altro 20% ritiene che ora ci siano altre priorità. 1/5 degli intervistati considera la riforma importante ma non urgente. Per circa il 15% degli italiani è urgente in quanto darà stabilità al Paese e il 14,4% ritiene che la riforma debba nascere da un dibattito ampio. Il 7,9% non sa rispondere al quesito.
Infine, circa la metà degli italiani (45,1%) ritiene che la riforma fiscale sia più urgente di quella costituzionale. Per il 18,6% degli intervistati la priorità deve essere data alla riforma delle pensioni, mentre per il 17,8% alla riforma della giustizia. Solo il 6% ritiene un'urgenza immediata l'elezione diretta del premier. Il 5% degli intervistati considera urgenti altre riforme e circa l'8% degli italiani non ha saputo rispondere.