Un gruppo di studenti ha deciso di prendere una posizione molto chiara in merito alla questione palestinese. Occupata la sede dell'Università "L'Orientale" di Napoli, hanno esposto uno striscione che non lascia spazio a interpretazioni: "Con la Palestina fino alla vittoria". Quali sono le motivazioni della protesta e come ha risposto il rettore Tottoli.
Questa mattina, uno striscione pendeva dal balcone centrale di Palazzo Giusso, sede dell'Università "L'Orientale" di Napoli. Il messaggio di solidarietà rivolto al popolo palestinese è stato esposto da un gruppo di studenti che ha deciso di occupare l'Ateneo. Per questo motivo, le porte della sede dell'Università "L'Orientale" di Napoli sono rimaste chiuse e non si sono tenute le lezioni ordinarie programmate. Non è la prima volta che gli studenti dell'università partenopea esprimono il loro sostegno alla causa palestinese. Nelle scorse settimane, sempre dal balcone di Palazzo Giusto, hanno calato una maxi bandiera palestinese sulla facciata dell'Università e in altri luoghi della città.
Gli studenti hanno annunciato una conferenza stampa presso la sede dell'Ateneo, durante la quale spiegheranno i motivi che li hanno spinti a questo gesto. Nel frattempo, hanno rilasciato un comunicato in cui spiegano di aver deciso di occupare l'università per chiedere la fine del genocidio del popolo palestinese che le autorità israeliane stanno perpetrando da 75 anni. "Vogliamo denunciare anche dai luoghi del sapere la complicità ed il silenzio delle nostre istituzioni e del governo", hanno annunciato gli studenti, puntando il dito contro la posizione dell'Italia in merito a quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza. In particolare, gli studenti pretendono che L'Orientale, "nella figura del rettore Tottoli, si esponga pubblicamente a sostegno del popolo palestinese e per un cessate il fuoco immediato" e "riconosca il genocidio della popolazione palestinese".
La reazione del rettore Tottoli all'occupazione dell'università a Napoli
Gli studenti, quindi, con questo gesto estremo e illegale, chiedono che l'università "L'Orientale" e tutti gli Atenei italiani avviino un dibattito serio su quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza. Nella mattinata, il rettore Tottoli è arrivato di persona a Palazzo Giusso per chiedere agli studenti di mettere fine all'occupazione. La risposta degli studenti è stata, però, negativa. Come rimarcato nel comunicato diramato nelle ore successive all'occupazione, gli studenti voglio che l'università condanni pubblicamente le azioni di Israele nella Striscia di Gaza.
Durante il suo tentativo di dissuasione degli studenti, il rettore Tottoli ha ricordato agli studenti di "non potere occupare uno spazio pubblico". "L'Ateneo del resto è impegnato a far prevalere innanzitutto le ragioni della pace, a cercare di capire questa realtà molto complessa", ha spiegato il rettore ai microfoni dei giornalisti. Il rettore Tottoli ha anche affermato che "l'occupazione blocca un momento di riflessione sulla crisi internazionale". Nell'università di Napoli occupata, infatti, questa mattina non ha potuto avere luogo un'iniziativa sulla Palestina.
#Napoli: gli studenti occupano l'università Orientale.
In solidarietà con la #Palestina.
Rivendicano la rescissione delle convenzioni con università di #Israele complici del #genocidio di #Netanyahu.Con un messaggio al Governo: basta luce verde a Israele, #cessateilfuoco ora. pic.twitter.com/kq68rGYliG
— Giuliano Granato (@Giul_Granato) November 6, 2023
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