Ieri, l'esercito israeliano ha comunicato di aver accerchiato Gaza City: da cosa sarà contraddistinta la seconda fase della guerra tra Israele e Hamas?
A quasi un mese dall'inizio del conflitto, l'esercito israeliano ha annunciato l'accerchiamento di Gaza City che, di fatto, sancisce l'inizio della seconda fase della guerra secondo i piani di Israele. La prima fase, come abbiamo potuto osservare in queste settimane, è stata caratterizzata da bombardamenti e attacchi missilistici a tappeto sulle posizioni di Hamas nella Striscia di Gaza. Non sono mancati, tuttavia, i "danni collaterali": le bombe israeliane hanno raso al suolo buona parte degli edifici palestinesi della Striscia di Gaza, causando una grave crisi umanitaria. Gli attacchi israeliani hanno colpito chiese cristiane, ospedali e edifici civili.
Nel frattempo, l'esercito ha ordinato l'evacuazione, secondo le Nazioni Unite "trasferimento forzato", dei civili palestinesi dal Nord al Sud della Striscia di Gaza con l'obiettivo di liberare la zona che sarà teatro della seconda fase delle operazioni di guerra. L'esodo di oltre un milione di palestinesi, infatti, ha aperto la strada ai militari israeliani per entrare fisicamente nella Striscia di Gaza. Già nelle settimane scorse, l'esercito israeliano ha effettuato raid e incursioni mirate per testare il terreno. Ora, ha messo stabilmente piede nel territorio palestinese.

Seconda fase della guerra tra Israele e Hamas: cosa succede ora
L'esercito israeliano ha tagliato a metà la Striscia di Gaza, dividendola tra una zona settentrionale che sarà teatro della seconda fase della guerra e una zona meridionale relativamente 'sicura'. Per fare ciò, l'esercito ha invaso la Striscia di Gaza e ha raggiunto la costa del Mar Mediterraneo. In questo modo, i militari hanno circondato Gaza City, la città principale della Striscia. A questo punto, l'obiettivo degli israeliani sarà quello di distruggere il sistema di tunnel in cui si nascondono i terroristi di Hamas.
Probabilmente, quello che attenderà l'esercito israeliano sarà una battaglia in ambiente urbano molto complessa e colma di rischi e pericoli. I terroristi di Hamas, infatti, conosco alla perfezione il territorio e hanno il vantaggio di poter sfruttare la città sotterranea che hanno costruito in questi anni. Non è ancora chiaro quali sono i piani dell'esercito israeliano. In queste settimane, diversi analisti hanno proposto varie modalità di attacco. Quel che è certo è che non sarà un'operazione breve e semplice per i motivi che abbiamo elencato in precedenza. Successivamente alla disintegrazione della capacità bellica di Hamas, qualora l'esercito israeliano dovesse riuscirsi, inizierebbe la terza fase delle operazioni, ancora più incerta. Infatti, Israele dovrebbe decidere cosa farsene della Striscia di Gaza e dei due milioni di palestinesi che la abitano.
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