La giornalista Francesca Mannocchi è andata in Cisgiordania e ha fatto un'intervista a un bambino palestinese di 7 anni: ecco cosa le ha detto.
I bambini sono i protagonisti innocenti della guerra tra Israele e Hamas. Il Ministero della Sanità di Gaza ha comunicato che dal 7 ottobre ad oggi sono morti 3.900 bambini palestinesi. In Israele, invece, i terroristi di Hamas hanno ucciso 30 minori. Un'altra trentina di giovani israeliani, invece, sarebbe tra gli ostaggi nelle mani di Hamas. L'Unicef ha comunicato che ogni giorno nella Striscia di Gaza vengono uccisi in media 420 bambini, alcuni dei quali hanno pochi mesi di vita.
La violenza contro i bambini è ingiustificabile sia da una parte che dall'altra. Purtroppo, però, né Israele né Hamas sembrano interessati a salvare la vita dei propri bambini e non si fanno scrupoli nell'ammazzare quelli nemici. L'odio crescente tra i palestinesi e israeliani radicatosi in decenni di un conflitto mai risolto viene trasmesso anche ai bambini che, quindi, cresceranno provando avversione e astio nei confronti del nemico.
L'intervista di Francesca Mannocchi a un bambino palestinese
La giornalista Francesca Mannocchi ha provato a spiegare questa situazione assurda con un reportage andato in onda durante la scorsa puntata di Propaganda Live, il programma di attualità e approfondimento in onda su La7 condotto da Diego Bianchi. La giornalista, per preparare il servizio, ha viaggiato tra Israele e la Cisgiordania, il territorio in cui vivono circa 3.500.000 di palestinesi. Le azioni militari di Israele di queste settimane hanno colpito anche la Cisgiordania. Arresti di membri di Hamas, incursioni armate e bombardamenti sono avvenuti anche qui.
La giornalista, quindi, ha intervistato un bambino palestinese di 7 anni che abita a Jenin, la città nel Nord della Cisgiordania in cui, all'inizio di luglio, l'esercito israeliano ha condotto un'operazione militare anti-terroristica. Il giovane, dall'interno di una moschea, ha raccontato dei bombardamenti israeliani sulla città. Il bambino ha spiegato che a causa degli attacchi israeliani lui e la sua famiglia si sono rifugiati in un campo profughi e quando è tornato a Jenin ha trovato la moschea e la sua casa distrutte. "Ho 7 anni ma mi sono abituato ai bombardamenti", ha detto il bambino. Il giovane palestinese, poi, ha rivelato di andare in seconda elementare. "Cosa vorresti fare da grande?", gli ha chiesto a un certo punto Francesca Mazzocchi. "Voglio combattere", ha rivelato il piccolo. Sentire pronunciare parole del genere da un bambino di 7 anni rattrista. Probabilmente, anche un bambino israeliano risponderebbe che vorrebbe arruolarsi nell'esercito per difendere il suo Paese. L'affermazione di questo bambino dimostra quanta ingiustizia ci sia nel mondo. Alcuni bambini possono sognare di diventare musicisti, cantanti, scrittori, attori, scienziati, calciatori o astronauti. Mentre altri sono costretti a sognare la guerra.
"Ho 7 anni ma mi sono abituato ai bombardamenti"#propagandalive @mannocchia pic.twitter.com/KnHG6ptjHm
— La7 (@La7tv) November 3, 2023
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