Premierato, Floris a ruota libera contro la riforma di Giorgia Meloni: "Referendum? Ecco perché non ci arriveremo"

Premierato, Floris a ruota libera contro la riforma di Giorgia Meloni: "Referendum? Ecco perché non ci arriveremo"

Il giornalista Giovanni Floris, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, ha duramente criticato la riforma costituzionale che introdurrebbe il premierato elettivo in Italia.

La riforma costituzionale con la quale Giorgia Meloni e il suo Governo vorrebbero introdurre l'elezione diretta del Presidente del Consiglio da parte dei cittadini ha scosso l'opinione pubblica italiana. Ieri, il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il disegno di legge di quella che Giorgia Meloni ha definito "la madre di tutte le riforme". La premier ha rassicurato sul fatto che la riforma non toccherà altri poteri del Presidente della Repubblica oltre a quello di nomina del premier. Inoltre, Giorgia Meloni ha detto che la riforma consentirà la fine dei governi tecnici, in quanto solo un parlamentare potrà assumere l'incarico di formare un nuovo Governo in caso di crisi politica.

In seguito alle parole della premier, Giovanni Floris, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, ha espresso dure critiche alla riforma. Innanzitutto, il giornalista ha rivelato che quasi sicuramente si arriverà a un referendum popolare sulla riforma in quanto il disegno di legge non raggiungerà il 2/3 di voti a favore in Parlamento. "Un referendum su cui si metterebbe in gioco un Governo al suo primo anno", ha detto Giovanni Floris. Lilli Gruber, però, gli ha fatto notare che Giorgia Meloni ha già annunciato di non dimettersi nel caso in cui il referendum fosse bocciato dai cittadini. "Lo può dire, poi vediamo cosa pensano le persone che hanno l'occasione di votare contro Giorgia Meloni", ha risposto Floris.

Le critiche di Giovanni Floris alla riforma sul premierato elettivo

Secondo Floris, "Giorgia Meloni è già nella bufera" e il suo "Governo sta andando controcorrente rispetto alle promesse elettorali" in quanto con la manovra finanziaria "alza le tasse e rende più forte la Fornero (la riforma sulle pensioni, ndr)". Riguardo alla riforma costituzionale, Giovanni Floris ha criticato la possibilità di eleggere un nuovo Presidente del Consiglio in caso di crisi solo tra i parlamentari della maggioranza. Giovanni Floris ha fatto intendere che sarebbe difficile trovare un parlamentare che "si fa interprete della volontà della maggioranza", quando la maggioranza stessa è spaccata in seguito a una crisi di Governo.

Per quanto riguarda la fine dei governi tecnici che dovrebbe arrivare con la riforma costituzionale, Giovanni Floris ha sostenuto che ciò non sia vero. "Un parlamentare della maggioranza, fedele interprete del sentire della destra che ha eletto la madre della patria, potrebbe dire: 'Io ho bisogno di abbassare le tasse, sapete chi metto come ministro delle Finanze? Elsa Fornero". Questo è stato l'esempio del giornalista per spiegare l'inconsistenza delle affermazioni di Giorgia Meloni. "Siamo davanti a un tentativo di accendere un fuoco di discorso che possa dividere gli italiani nel momento in cui le pensioni sono peggio della Fornero, le tasse sono più alte", ha concluso Giovanni Floris.

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