Un apneista ha deciso di tuffarsi in mare con un sasso per vedere cosa cambia rispetto a quando si immerge normalmente.
L'apnea subacquea è uno sport estremo, affascinante e impegnativo. Tutti noi, in mare o in piscina, da piccoli, abbiamo giocato con i nostri amici a chi riusciva a trattenere per più tempo il respiro sott'acqua. Ebbene, questo sport, in realtà, ha origini molto antiche e veniva praticato soprattutto per motivi economici. Infatti, sin a partire dal IV secolo a.C., gli antichi romani e greci si immergevano nel Mar Mediterraneo per pescare le perle e le spugne.
Oggi, gli apneisti riescono a rimanere sott'acqua per tempi lunghissimi e scendono a profondità assurde. Il record mondiale di apnea in assetto costante, ovvero senza l'uso di attrezzature per scendere e risalire, è di 130 metri di profondità. Essendo uno sport a tutti gli effetti, esistono diverse competizioni ufficiali di apnea che prevedono diverse discipline: l'apnea statica (trattenere il respiro in superficie), apnea dinamica (nuotare in apnea) o apnea in profondità. L'attuale record di apnea statica è di 24 minuti e 3 secondi ed è stato stabilito dall'apneista Aleix Segura Vendrell nel 2016.
Apneista si immerge in mare abbracciando un sasso: cosa succede
L'apnea è uno sport molto difficile che richiede una dura preparazione fisica. Infatti, gli apneisti devono allenare allenare i polmoni e il diaframma per aumentare la capacità di respirazione. Per questo motivo, vi consigliamo di non ripetere in alcun modo l'esperimento che adesso vi racconteremo. L'apneista professionista autore del canale Youtube @BonnyandGava ha voluto rispondere a un semplice quesito: "Cosa succede se mi tuffo a 25 metri sott'acqua con un sasso?". Per darsi una risposta, l'apneista ha indossato le pinne, la tuta, la maschera e, abbracciando un sasso, si è tuffato in mare.
L'apneista, durante la discesa, mantiene il sasso con una mano e con l'altra si preme il naso per compensare l'aumento di pressione e sturare le orecchie. Le pinne, invece, vengono usate come un timone per mantenersi dritto durante la discesa. Dopo i primi 10 metri, l'apneista inizia ad accelerare tantissimo fino a quando non tocca il fondo a 24 metri di profondità in soli 20 secondi. Poi, l'apneista lascia il sasso sul fondo e nuota in superficie. Lo youtuber ha dichiarato che immergersi abbracciando un sasso non è il massimo della comodità. Poi, ha svelato il risultato dell'esperimento: la discesa con il sasso è circa il 50% più veloce rispetto all'immersione in condizioni normali con le pinne. Un altro vantaggio, ovviamente, è quello di non doversi sforzare in quanto ci pensa il sasso a spingere l'apneista verso il fondo del mare.
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