Lucca Comics, dopo Zerocalcare un'altra fumettista boicotta la fiera a causa del patrocinio di Israele

Lucca Comics, dopo Zerocalcare un'altra fumettista boicotta la fiera a causa del patrocinio di Israele

La polemica sul patrocinio del Lucca Comics da parte dell'Ambasciata di Israele in Italia continua a tenere banco: un'altra fumettista ha annullato la sua partecipazione.

Tutto è iniziato da un post su Facebook di Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech, il più celebre fumettista italiano autore anche di due serie tv su Netflix. Nei suoi fumetti, Zerocalcare ha sempre dato voce ai popoli oppressi, come per esempio quello curdo che da anni lotta per la sua indipendenza. "Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema", con queste parole Michele Rech ha annunciato la sua diserzione del Lucca Comics. Il fumettista avrebbe dovuto partecipare con uno stand alla fiera del fumetto più famosa d'Italia ma ora è tutto annullato.

Un altro celebre fumettista italiano, Leo Ortolani, invece, ha espresso una posizione diversa. L'autore di Rat-Man parteciperà al Lucca Comics, nonostante condanni le azioni di Israele nella Striscia di Gaza. La motivazione, come lui stesso ha dichiarato, sta nel fatto che è una persona pratica. Quindi, ha deciso di darsi da fare per aiutare la popolazione palestinese della Striscia di Gaza. In questo modo, al suo stand del Lucca Comics, sarà possibile acquistare una cartolina "per finanziare gli aiuti a Gaza". Con un'offerta minima di 5 euro, quindi, chi vuole potrà aiutare i bambini di Gaza perché, come ha affermato Leo Ortolani, "i bambini non hanno colpe. Hanno solo diritto di vivere e di crescere". 

Un'altra fumettista ha boicottato il Lucca Comics per il patrocinio di Israele

Questa mattina, un'altra fumettista, tramite una storia su Instagram, ha annunciato che boicotterà il Lucca Comics a causa del patrocinio dell'Ambasciata d'Italia in Israele. Il festival dei fumetti più importante d'Italia perde, quindi, un'altra star. Si tratta di Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, che, dopo essere diventata virale sui social con il suo progetto artistico, ha pubblicato un suo lavoro con Feltrinelli e ha vinto diversi premi nazionali.
Se fosse andata al Lucca Comics nonostante il patrocinio di Israele, la fumettista ha dichiarato che non avrebbe dormito la notte. Josephine si è anche difesa da possibili attacchi personali. Infatti, ha affermato che non leggerà i commenti per non imbattersi nelle argomentazioni di chi ritiene che "in quanto transgender e persona queer LGBTQIA+" non dovrebbe "parlare di Gaza o della questione palestinese". Poi, la fumettista ha ricordato una parola cara a Michela Murgia: intersezionalità. Questo termine, ha spiegato, "significa preoccuparsi per tutte le lotte contro l'oppressione dei corpi e dei popoli, non solo quelle che ci fanno comodo". Quindi, la polemica sul Lucca Comics si infarcisce di una nuova importante diserzione. Chissà se entro il 1° novembre, data di inizio della fiera, la lista dei fumettisti che hanno deciso di disertare non si allunghi ancora di più.
Lucca Comics, dopo Zerocalcare un'altra fumettista boicotta a causa del patrocinio di Israele
Gli screenshot delle storie con cui Fumettibrutti ha annunciato la sua diserzione del Lucca Comics su Instagram