Accoglienza migranti, moglie e suocera di Soumahoro ai domiciliari per sistema fraudolento: la difesa del deputato

Accoglienza migranti, moglie e suocera di Soumahoro ai domiciliari per sistema fraudolento: la difesa del deputato

A Latina, il gip di Latina ha scelto gli arresti domiciliari nei confronti di Liliane Murekatete e Marie Therede Mukamatsindo rispettivamente moglie e della suocera del noto parlamentare Aboubakar Soumahoro, Liliane Murekatete e Marie Therede Mukamatsindo. Le accuse della Guardia di Finanza e la difesa del deputato.

Secondo le informazioni raccolte dalla Guardia di Finanza, le due donne, insieme ad altri membri del consiglio di amministrazione della cooperativa sociale "Karibu", sarebbero coinvolte in reati non proprio da poco. Stiamo parlando di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. A quanto pare, la moglie e la suocera di Soumahoro avrebbero usufruito dei fondi pubblici destinati all'assistenza dei migranti, senza però fornire un servizio adeguato.

Le indagini hanno svelato una serie di anomalie nelle strutture gestite dalle cooperative. Troppi ospiti, alloggi in condizioni pessime, igiene carente e cibo di bassa qualità. Sembra che i migranti e i minori non accompagnati non abbiano ricevuto l'assistenza che avrebbero dovuto ricevere, nonostante i fondi pubblici stanziati per questo scopo. "Buona parte del denaro ricevuto non è stato adoperato per le finalità preposte", ha dichiarato il giudice di Latina. La Guardia di Finanza nel corso delle indagini ha sequestrato circa 2 milioni di euro dai conti delle cooperative. Parte del denaro era stato trasferito su conti esteri. Uno degli indagati, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe usato i fondi destinati all'accoglienza dei migranti per pagare cene al ristorante, gioielli, servizi presso centri estetici e capi di abbigliamento. 

La reazione di Soumahoro sugli arresti domiciliari della moglie

L'ordinanza del gip di Latina, quindi, ha svelato un vero e proprio sistema fraudolento messo in atto dalla cooperativa "Karibu". Questo sistema comprendeva, tra l'altro, fatture per operazioni inesistenti, costi gonfiati e l'uso del denaro pubblico per spese personali. Queste sono solo alcune delle accuse mosse a carico degli indagati. Lo scandalo sulle cooperative gestite dalla moglie e dalla suocera di Soumahoro operanti nel settore dell'accoglienza è sorto poco dopo l'elezione del sindacalista a deputato con l'Alleanza Verdi-Sinistra. In seguito all'inchiesta che va avanti da novembre scorso, Soumahoro ha deciso di autosospendersi dal gruppo parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra nonostante non risultasse nel registro degli indagati.

Sin dall'inizio dello scandalo, il deputato di origini ivoriane ha sostenuto l'innocenza della sua consorte e della suocera. Ancora una volta, dopo la decisione del gip di Latina di mandare le due donne agli arresti domiciliari, ha ripetuto la sua posizione. Soumahoro ha dichiarato di aver "preso atto della misura applicata alla moglie Liliane". Il deputato non ha avuto "nient'altro da aggiungere" ma ha espresso fiducia nella giustizia italiana. Soumahoro, inoltre, ha ribadito la sua estraneità ai fatti e ha chiesto che venga rispettata la privacy di suo figlio.

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