A sorpresa, una delegazione di rappresentanti di Hamas ha raggiunto Mosca per avere colloqui con la controparte russa: cosa ha detto.
Del tutto inaspettatamente, ieri sera, una delegazione di Hamas ha raggiunto Mosca per discutere con la controparte russa e membri del governo iraniano della situazione in Israele e nella Striscia di Gaza. Mosca non ha mai nascosto di intrattenere relazioni diplomatiche con Hamas, l'organizzazione militante palestinese riconosciuta come terroristica in Italia. Tra gli ostaggi di Hamas, tra l'altro, si trovano anche russi con cittadinanza israeliana. Dal 7 ottobre, il bilancio dei russi morti durante gli attacchi terroristici di Hamas è cresciuto nel corso dei giorni. Ad oggi, le autorità russe contano 19 morti e 7 dispersi. Inoltre, il rappresentate russo presso le Nazioni Unite ha dichiarato che circa 1000 russi sono di fatto ostaggio dell'assedio militare di Gaza da parte dell'esercito israeliano.
Insomma, il conflitto tra Hamas e Israele riguarda in prima persona anche la Russia. Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito durante il suo viaggio in Cina della settimana scorsa che la posizione della Russia sul conflitto israelo-palestinese. Secondo il presidente russo, per raggiungere una pace duratura in Medio Oriente è necessario creare uno stato palestinese indipendente con capitale a Gerusalemme Est.
A Hamas delegation has arrived in Moscow. pic.twitter.com/bBULHNoatO
— Sentletse 🇷🇺🇿🇦🇵🇸 (@Sentletse) October 26, 2023
La visita a sorpresa di Hamas a Mosca
In questo contesto, ieri, Mosca ha accolto una delegazione di Hamas per discutere sulla situazione attuale. Abu Hamid, il rappresentante dei terroristi, ha dichiarato alla Russia che la liberazione degli ostaggi non potrà avvenire finché non sarà dichiarato un cessate il fuoco. Secondo quanto dichiarato da Abu Hamid, Hamas ha intenzione di liberare i prigionieri civili sin dai primi giorni della guerra, ma ha bisogno di tempo per trovare tutti gli ostaggi finiti nella Striscia di Gaza. Infatti, Abu Hamid ha svelato che nei "territori occupati dal 1948" da Israele sono entrati "centinaia di civili e decine di guerriglieri di diversi gruppi armati".
"Dopo la caduta della divisione israeliana "Gaza" - ha spiegato Abu Hamid - hanno preso decine di persone, la maggior parte dei quali sono civili, e abbiamo bisogno di tempo per trovarli nella Striscia di Gaza e liberarli". Per fare ciò, ha sottolineato il rappresentante di Hamas, è necessaria una situazione tranquilla. Abu Hamid ha anche rivelato che fino a oggi, a causa dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza, sono morti 50 ostaggi. Durante la visita a Mosca, la delegazione di Hamas ha spiegato alla controparte russa i motivi dell'attacco terroristico del 7 ottobre. Inoltre, Hamas ha ribadito che "la Federazione Russa è un Paese amico per il popolo palestinese che mantiene rapporti con tutti i rappresentati del popolo palestinese". Per questo, Hamas è sempre pronto a consultarsi con la Russia su diverse questioni.
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