Questa mattina, in una conferenza stampa a Ginevra, la portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani ha duramente condannato le azioni di Israele a Gaza.
7.380 morti, di cui oltre 3.000 bambini. E' questo l'ultimo bilancio provvisorio degli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza. Da ormai 20 giorni, i bombardamenti e i raid sul piccolo lembo di terra chiuso tra Israele ed Egitto in cui vivono più di 2 milioni di palestinesi sono incessanti e continui. A questa situazione, si aggiunge lo stato di assedio in cui Israele tiene parte della Striscia di Gaza. Acqua, elettricità e carburante non sono accessibili a tutta la popolazione palestinese, aggravando ancora di più la crisi umanitaria.
Gli aiuti umanitari non riesco a fluire in maniera costante e continua attraverso il Valico di Rafah, che collega la Striscia di Gaza all'Egitto. Israele, inoltre, ha ordinato l'evacuazione di circa 1 milione di palestinesi dal Nord della Striscia di Gaza verso Sud. La parte settentrionale, infatti, sarà il teatro dell'invasione terrestre della Striscia di Gaza che caratterizzerà la seconda fase dell'operazione militare di Israele per sconfiggere Hamas.
La condanna di Israele da parte dell'agenzia Onu per i diritti umani
In questi giorni, hanno creato scalpore le parole del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sul conflitto israelo-palestinese. Ora, anche l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha condannato le azioni di Israele nella Striscia di Gaza. In una conferenza stampa tenuta a Ginevra, la portavoce Ravina Shamdasani ha chiesto che Israele interrompa "la punizione collettiva" contro i palestinesi della Striscia di Gaza. Senza troppi giri di parole, ciò che sta facendo Israele nella Striscia di Gaza è stato definito un "crimine di guerra". Inoltre, Ravina Shamdasani ha anche aggiunto che l'uso di "linguaggio disumanizzante" nei confronti dei palestinesi è inaccettabile. Il ministro della difesa israeliano, infatti, aveva definito gli abitanti della Striscia di Gaza degli "animali".

L'evacuazione dei civili palestinesi dal Nord di Gaza ordinata da Israele è stata etichettata come "trasferimento forzato". L'utilizzo di armi esplosive da parte di Israele in aree densamente abitate della Striscia di Gaza, ha detto la portavoce dell'Onu, "ha causato gravi danni alle infrastrutture civili e tante perdite tra la popolazione civile". Secondo l'Agenzia Onu per i diritti umani, quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza "è difficile da riconciliare con il diritto umanitario internazionale". A scanso di equivoci, la portavoce ha ricordate che anche il brutale attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre è "un crimine di guerra". Insomma, lo scontro tra l'Onu e Israele continua e si infarcisce di nuovi e duri attacchi delle Nazioni Unite contro Israele.
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