In questi giorni, in Russia, è morto in maniera sospetta l'ennesimo top manager, ma dall'inizio della guerra in Ucraina anche dei politici hanno perso la vita in circostanze poco chiare.
Vladimir Nekrasov è solo l'ultimo di una lunga serie di top manager russi morti in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. Ufficialmente, il motivo del decesso dell'ormai ex presidente del board di Lukoil è stato un'insufficienza cardiaca acuta. Tuttavia, si sospetta che dietro la sua morte possa celarsi un regolamento di conti tra Putin e l'oligarca. Una statistica contribuisce ad aumentare ancora di più i sospetti nei confronti di Vladimir Putin. Infatti, Nekrasov è il terzo alto dirigente di Lukoil e il 14° uomo d'affare a morire anticipatamente da quando la Russia ha avviato la guerra di aggressione in Ucraina.
Sin dall'inizio del conflitto, i dissapori tra Putin e gli oligarchi pesantemente penalizzati dalle sanzioni e dall'isolamento economico della Russia sono stati tanti. Molti uomini d'affari, per questo motivo, hanno privatamente condannato la scelta di Putin di invadere l'Ucraina. Nel settembre del 2022, Ravil Maganov, uno dei fondatori di Lukoil, è morto dopo essere caduto dalla finestra della stanza di ospedale di Mosca dove era stato ricoverato in seguito a un infarto. Diversi mesi prima, anche Alexandr Subbotin, un altro top manager della Lukoil, ha perso la vita in circostanze sospette. A queste, si aggiungono le morti di tanti altri dirigenti e manager di importanti aziende russe.

Le morti sospette dei politici in Russia dopo la guerra in Ucraina
Tuttavia, l'economia non è l'unico settore che è stato colpito da queste morti sospette. Infatti, anche diversi politici sono morti in maniera sospetta in Russia da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Non è un segreto che Putin decida di eliminare fisicamente i suoi avversari politici quando diventano troppo scomodi. Il caso più eclatante è forse la morte di Boris Nemcov, il famoso politico d'opposizione assassinato nel 2015 nei pressi del Cremlino. In quel caso, l'ordine di uccidere, probabilmente, non è arrivato direttamente da Putin, ma il presidente russo non ha condannato il vero mandante dell'omicidio: il leader ceceno Ramzan Kadyrov.
Da quando la Russia ha invaso l'Ucraina, poi, un altro esponente politico è morto in circostanze sospette. Stiamo parlando del viceministro della cultura Pyotr Kucherenko. Il politico ha perso la vita in seguito a un malore accusato sull'aereo che lo stava portando da Cuba a Mosca. Kucherenko, secondo la testimonianza di un amico giornalista, non condivideva l'aggressione dell'Ucraina ma non poteva scappare dal Paese in quanto le autorità gli avevano sequestrato il passaporto. Inoltre, il giornalista ha anche affermato che Kucherenko assumeva antidepressivi e tranquillizzanti e che gli aveva suggerito di lasciare la Russia il prima possibile.
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