Dopo l'inchiesta del Fatto Quotidiano, si è alzato un polverone su Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura si difende dalla accuse, ma il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano lo condanna.
Secondo Il Fatto Quotidiano, Vittorio Sgarbi, il sottosegretario alla Cultura, è accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per una vicenda risalente al 2020. Secondo quanto riportato dal quotidiano diretto da Marco Travaglio, la Procura di Roma sostiene che Sgarbi non abbia pagato i suoi debiti con l'Agenzia delle Entrate, ammontanti a circa 715 mila euro. Ma c'è di più: sembra che il sottosegretario abbia partecipato a un'asta d'arte e abbia acquistato un'opera di Vittorio Zecchin per 148 mila euro, ma che non sia stato lui il vero acquirente. Secondo gli atti della Procura di Roma riportati dal Fatto Quotidiano, l'opera sarebbe stata comprata dalla fidanzata di Sgarbi, ma il reale acquirente sarebbe stato lui.
Il Fatto Quotidiano ha anche accusato Sgarbi di ricevere imponenti cachet per consulenze e partecipazioni ad eventi nonostante sia vietato dalla legge in quanto ricopre un incarico governativo. Insomma, l'accusa del quotidiano nei confronti del sottosegretario alla Cultura è anche di conflitto d'interessi.

La difesa di Sgarbi e la reazione di Sangiuliano
Vittorio Sgarbi, però, non ci sta e in una lunga nota ha rispedito le accuse al mittente. Il sottosegretario alla cultura ha promesso di denunciare alla Procura della Repubblica la "sequela di bugie" e "le ipotesi di reato che configurano una grave calunnia". Vittorio Sgarbi sostiene di non essere stato al centro di nessun conflitto di interessi e anche «l'AgCom, con provvedimento del 17 maggio 2023, ha ritenuto insussistente qualsivoglia incompatibilità" tra le attività del Sottosegretario alla cultura e la carica governativa ricoperta.
Di fronte a tali accuse, però, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si è detto indignato dal comportamento di Sgarbi e ne ha preso le distanze. "Mai avrei pensato che si facesse pagare per queste cose", ha dichiarato al Fatto Quotidiano in riferimento alle partecipazioni retribuite. Il ministro della Cultura ha informato le autorità competenti e ha segnalato tutto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sangiuliano ha anche evidenziato la sua precedente ignoranza riguardo alle attività parallele di Sgarbi, affermando di averne avuto notizia solo attraverso l'articolo del Fatto Quotidiano.
Il ministro della Cultura ha anche criticato il lavoro di Vittorio Sgarbi e le sue promesse irrealizzabili "che costerebbero un miliardo che lo Stato non ha". Ora l'Antitrust dovrà verificare se effettivamente le attività di Sgarbi siano illegali. Il ministro Sangiuliano, secondo quanto affermato al Fatto Quotidiano, ritiene di sì. Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle ha invocato le dimissioni di Vittorio Sgarbi da sottosegretario alla Cultura.
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